Nasce l'estensione per Google Chrome che limita l'omofobia in rete


«Un gay o una lesbica irlandese su cinque riceve offese legate all’orientamento sessuale, ma la percentuale si alza in caso di persone transessuali e intersex: ben uno su tre». Se poi si frequentano le pagine di promozione all'odio di Mario Adinolfi o di Marco Guerra, la percentuale pare crescere esponenzialmente a fronte di quella feroce schiera di integralisti che fa a gara per vedere chi riuscirà ad essere il più offensivo e diffamatorio. In fondo qui siamo in Italia e non in Irlanda, ossia nella terra in cui il business dell'odio è assai redditizio e in cui ci si può tranquillamente rendere complici della morte di alcuni adolescenti senza che nessuno dica nulla se quell'omicidio viene giustificato citando Dio a casaccio.
Contro questa montagna di sterco omofobo e contro una crescente presenza di haters sui social network, l’azienda irlandese Connector ha creato un'estensione per Google Crome capace di scandagliare le pagine e di trasformare gli insulti omofobi con parole d'amore (al momento l'applicazione funziona solo con le pagine in lingua inglese).
Se resta evidente che sarebbe preferibile gettare le basi sociali e culturali che limitino la presenza di odio in rete (soprattutto da parte di chi su quell'odio basa il suo fatturato e il suo tornaconto economico), l'iniziativa appare comunque un messaggio importante volto a mostrare come il mondo potrebbe essere un posto migliore se solo si riuscisse a limitare la ferocia isterica di quei violenti che sbraitano come ossessi la loro frustrazione verso vite vuote e prive di qualunque significato.
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