Provita sfrutta pure i morti di Aids per promuovere intolleranza omofoba


L'organizzazione politica di estrema destra "Provita onlus" pare priva di qualunque etica e morale. Il loro costante commercio del pregiudizio (che può essere pagato con donazioni o persino con quell'8 per mille che lo stato italiano ha vergognosamente concesso loro) viene messo a frutto per promuovere la violenza sociale contro intere minoranze, anche attraverso strumenti di morte come la promozione di quelle fantomatiche "terapie riparative" che sono vere e proprie torture psicologiche che rischiando di essere fatali per quei poveri malcapitati che ne dovessero esserne vittima.
In un tale clima, non c'è da stupirsi di come Toni Brandi non paia farsi problemi nello stuprare le vittime dell'aids al solo fine di promuovere quell'odio che pare ormai rappresentare l'unica sua ragione di vita. Ed è così' che in un articolo intitolato "Sally, l’omofobia, la Gaystapo e la gente", lo troviamo pronto a scrivere:

Sally Naumann, 85 anni, è una signora molto arzilla, residente a Carlisle. Da sempre devota fedele della Chiesa Unitaria (Protestante), da un quarto di secolo frequentava la sua parrocchia, anche con incarichi “istituzionali”. Nel 2005, si trovò a un convegno presso la Brookline High School, in cui i soliti gruppi LGBTQIA(…) distribuivano ai ragazzi (anche minorenni) il solito materiale che – col pretesto di combattere l’AIDS e le malattie sessualmente trasmissibili – offre un ampio spettro dei possibili rapporti carnali e giochini collegati, rivelandosi con disegni e descrizioni sostanzialmente una guida pornografica alle perversioni (ma col preservativo, pare che tutto si possa fare!) e con un elenco di bar e club in cui andare a “divertirsi” e a rimorchiare.La cosa indignò non poco la nostra Sally. La quale si sentiva particolarmente coinvolta perché lei stessa aveva conosciuto delle persone omosessuali morte di AIDS. La cosa finì anche sui giornali. Da allora Sally ha sempre sollevato pubblicamente le sue preoccupazioni per la salute dei giovani, nelle circostanze in cui la propaganda omosessualista promuoveva quello stile di vita evidentemente molto pericoloso.

Lanciate le solite accuse infondate contro il movimento gay e lodata la vecchia che si dice "cristiana" mentre promuove odio nel nome di Dio, l'organizzazione di Brandi ci dice tra le righe che la loro redazione è fermamente e strenuamente convinta che tutti glia adolescenti eterosessuali siano puri e casti e che sia necessario leggere su un libro come si fa a far sesso dato che da soli i ragazzi non saprebbero come farlo. Stupidi noi a ritenere che due ragazzi troverebbero comunque un modo per far sesso e che è importante sappiano come farlo in sicurezza (se poi Brandi ha avuto bisogno delle figure, il suo parrebbe un caso più unico che raro).
Ovviamente asserire tutto questo equivale ad asserire che gli asini volano, ma purtroppo sappiamo come l'intera esperienza di "Provita onlus" paia basarsi su una prolungata truffa culturale e su su semplificazione spacciate a dei bigotti incapaci di qualunque senso critico.

Passando alla solita pagina di accuse contro i gay e sostenendo che chiunque chieda di poter vivere liberamente la propria vita debba essere insultato in virtù di come Brandi pretenda di essere lui a decidere come gli altri debbano vivere, l'organizzazione di estrema destra scrive:

Questo ha scatenato le ire della Gaystapo che finalmente è scesa in campo con tutta la sua forza intimidatoria. Quando, recentemente, Sally ha visto la bandiera arcobaleno del gaypride sventolare fuori della sua parrocchia, ha preso la parola durante una funzione domenicale e ha esposto in pubblico, ancora una volta, le sue preoccupazioni. Soprattutto perché era una chiesa a prestarsi a tale propaganda. In risposta si è sentita accusata di essere “poco accogliente” ed è stata “democraticamente” cacciata dalla chiesa: se fosse tornata – le hanno detto – avrebbero chiamato la polizia!

E se questa ricostruzione dei fatti appare sufficientemente incredibile per non valere neppure la pena di soffermarsi a raccontare la verità, ancor più incredibile è come Brandi si lanci nel sostenere che una vecchia debba poter diffondere nel odio nel nome di Dio in quanto vecchia:

Questo fatto, più una lettera al direttore del giornale locale, ha scatenato una guerra senza precedenti: la Gaystapo e una città intera, contro una ottantacinquenne.Il giornale ha pubblicato decine di lettere che accusavano Sally di omofobia e la infangavano nei modi più diversi. I soliti slogan rabbiosi e isterici, da Giano Bifronte: in nome dell’inclusione e della tolleranza, le idee di Sally andavano bandite, la stessa Sally andava rinchiusa, ecc. ecc. Insomma la Gaystapo ha scatenato una vera e propria campagna mediatica contro una persona che cercava di parlare per il bene dei giovani della sua città.

E qui cadiamo nel nuovo slogan dell'integralismo cattolico, ossia il sostenere che la violenza e la prevaricazione contro la vita altrui debba essere ritenuta "un bene" per chi sbaglia ad avere idee o sentimenti diversi da Brandi, l'ariano, l'uomo che sostiene di dover essere lui a rappresentare il metro di giudizio per decidere che cosa sia giusto (lui) e che cosa sia sbagliato (tutti gli altri).
L'ipocrisia del sostenere che è per il bene dei gay che si vorrebbe negare loro il diritto all'esistenza equivarrebbe al sostenere che è per il bene di brandi che bisognerebbe insultarlo ogni qualvolta lo si incontra per strada.... ma non non lo diremo perché ci rifiutiamo di abbassarci alla sua efferata violenza.

La vergognosa messinscena propinata da Brandi come una verità rivelata prosegue incessante con il suo asserire:

I media locali sparavano che la comunità deve essere protetta da persone come Sally e dalle sue posizioni “ripugnanti”… Persino la TV ha bussato senza preavviso alla porta di casa di Sally. La troupe televisiva ha montato il servizio in mezzo alle interviste preparate degli esponenti dell’ideologia LGBT: un ulteriore massacro mediatico. La vecchina resiste alla Gaystapo, la gente si rivela dalla sua parte

La fantasiosa ricostruzione della storia e l'incessante lode a chi promuove l'odio omofobico nel nome di Dio di spinge poi sino a sostenere che ad un tratto tutti avrebbero capito che la vecchia aveva ragione a dire che i gay non hanno il diritto di vivere se lei dice che non debbano poterlo fare:

Insomma, ora c’è un sacco di gente che la incoraggia e la supporta, ma molti ancora non hanno la forza di esporsi in pubblico: hanno paura della… Gaystapo.
Il movimento LGBT sa che non può convincere attraverso il ragionamento logico e la analisi della realtà oggettiva. L’ideologia si può imporre solo con l’intimidazione, la ingiusta discriminazione e l’emarginazione sociale di chi vi si oppone. Per questo scende in campo la “Gaystapo”: tutti devono sentirsi all’angolo, impediti di parlare e anche di pensare. Sally Naumann, 85 anni, si è rifiutata di inchinarsi alla dittatura del pensiero unico e da sola ha sfidato i colpi della Gaystapo: da sola, incredibilmente, ha resistito all’urto e ha risvegliato le coscienze di molti suoi concittadini.Da sola, ma con la forza della verità.

E quale sarebbe questa verità? Secondo quanto Provita è solita scrivere, la loro verità è che Dio odia i gay, Dio odia gli immigrati, odia la gente di colore e ama solo ed esclusivamente Brandi, i suoi adoratori e chiunque abbia una tessera neofascista nel portafoglio. Certo è che è pare facile sostenere di essere dalla parte della "verità" quando si sostiene che per esserlo basti sbraitare istericamente che ci ha ragione nel chiedere che agli altro sia impedito di vivere perché si è intolleranti e fieri di esserlo.

Riguardo alla vecchia santificata da Brandi, il suo profondo odio omofobico e la sua totale lontananza da quella verità che l'estrema destra gli attribuiscono ergerono anche solo leggendo la lettera che ha inviato ai giornali locali. La donna ha scritto:

Una delle cose più triste che conosco è la vista della bandiera arcobaleno messa lì per incoraggiare il comportamento estremamente pericoloso dell'omosessualità. Ogni volta che vado attraverso il centro della mia città di Carlisle, vedo una bandiera simile e il mio cuore grida: perché, perché?
Infatti, perché viene utilizzata questa bandiera per parlare bene dell'omosessualità e incoraggiare quel comportamento? Dove è la cura di persone che per un motivo o per un altro sono entrate in questo comportamento? L'omosessualità è un comportamento, nessuno nasce omosessuale.
Dov'è la verità? Dove è l'aiuto per queste persone? Sembra che siano solo aiutati per alcune delle peggiori malattie noti all'uomo. Basta guardare il sito centro per il controllo e la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili per quanto sia devastante il comportamento omosessuale. Poi guardate pfox.org per le storie personali in cui parlano degli ex-omosessuali.
Sapere quanti hanno contratto l'HIV e gli l'Aids e sono morti a causa del comportamento omosessuale mi lascia domandare perché le persone promuovano tale comportamento.

Insomma, un bel misto di ignoranze e di pregiudizio che paiono provocare eccitamento nell'omofobo Brandi e nella sua organizzazione politica votata alla promozione dell'omofobia.
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