Jesolo Lido. Bottiglie di vino con Hitler sull'etichetta esposte sullo scaffale di un supermercato


La denuncia arriva dalle pagine dell'Anpi di Brescia, la quale ha rilanciato la protesta di un cittadino che doverosamente si domanda «come è possibile che questa merda sia venduta in un supermercato di Jesolo Lido nei pressi di Piazza Nember? Il Sindaco, l'assessore al commercio non lo sanno? Ma che mente contorta può avere il direttore di questo supermercato?».
Le inequivocabili immagini mostrano come sugli scaffali fossero esposte alcune bottiglie di vino con Hitler ed alcuni richiami al "Mein Kampf" raffigurati sull'etichetta.
In realtà questa vergogna non è una novità: nel 2012 furono due turisti ebrei statunitensi ad imbattersi nella medesima collezione di bottiglie. Il caso finì sui giornali e la procura di Verona aprì un'inchiesta per apologia del fascismo. Ancor prima, nel 2009 fu una turista francese di origini ebraiche ad imbattersi in etichette raffiguranti Hitler e il duce esposti in un supermercato di Varese. Eppure le bottiglie sono ancora tutte lì, mentre Lega, Forza Italia e M5S si sono pronunciati contro un contrasto ai nuovi rigurgiti neofascisti.
E non va cero meglio sulle pagine de Il Giornale, dove Sallusti si sta occupando di pubblicare lettere di camerati che temono di non poter più tenere i propri cimeli fascisti mentre tra i commenti troviamo chi scrive: «Posso ancora indossare (fieramente) una delle mie (tante) camicie nere o rischio l'incriminazione per apologia? E poi permettetemi un'ultimo sfogo prima che la legge entri in vigore: viva il duce!».

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