Mercogliano sfrutta gli incendi per la sua propaganda d'odio: «Mentre la terra brucia c'è chi gioca al fashion style in salsa gender»


In risposta alle polemiche suscitate dal matrimonio con rito religioso di Alessia Cinquegrana (la prima donna trans a sposarsi in Comune ad aprile scorso) un imprenditore napoletano ha deciso di organizzare la sfilata in abito da sposa di un ragazzo che ha attraversato il centro cittadino contro ogni barriera culturale e pregiudizio.
Tanto è bastato per mandare su tutte le furie l'ex-adonolfiniano Luigi Mercogliano, oggi riciclatosi nel patito di Giorgia meloni e pronto a riversare su Facebook tutto l'odio che pare nutrire contro interi gruppi di persone. Sttraverso le solite decontestualizzazioni buttate lì per ingannare l'elettorato, scrive:

Ma la sfilata della "sposa barbuta" c'è poi stata ieri sera tra i baretti di Chiaia?
Qualcuno sa dirmi com'è andata?
Dunque, se "Love is love" e tutti possiamo fare un po' come cxxxo ci pare, non vi sembra ovvio, scontato, "normale" oserei dire che due uomini o due donne, ma anche più di due uomini o più di due donne (per capirci, quelle unioni che si definiscono poliamori), debbano vedersi finalmente riconosciuto il diritto di diventare genitori a tutti i costi?

Dovessimo accettare il suo ragionamento e dovessimo generalizzare alla sua stessa maniera, dovremmo sentirci legittimati a dichiarere pubblicamente che i suoi figli sono a rischio dato che gli eterosessuali sono soliti uccidere i neonati che non smettano di piangere. In realtà tale gesto è stato commesso da un uomo di Louisville, nel Kentucky, ma la propaganda di Mercogliano non si fa problemi nel mischiare orientamento sessuali, aree geografiche o abitudini specifiche. Dovessimo fare come lui, dovremmo sostenere che rutto fa brodo per alimentare odio, soprattutto tramite la sua consuetudine che ogni singolo gay del pianeta debba essere ritenuto corresponsabile di chiunque latro condivida il suo medesimo orientamento sessuale.

Continuando a presentare come verità rivelate opinioni assai discutibili, Mercogliano aggiunge:

Quindi, se riconosciamo il diritto a due o più uomini o a due o più donne di amarsi spiritualmente e fisicamente come meglio credono e di sposarsi -attenzione, ho detto sposarsi e non semplicemente unirsi civilmente come l'attuale legge prevede per due persone dello stesso sesso- e, di conseguenza, di avere diritto anche ad essere genitori perché continuiamo ostinatamente ad opporci alla possibilità che due o più uomini o due o più donne possano coronare il loro sogno d'amore "dando alla luce" un bel bambino?
Ovviamente, questo è possibile soltanto tramite un costosissimo 'gesto d'amore' nei loro confronti da parte di una donna in qualche parte del mondo (per i biologicamente maschi, ovviamente, perché le biologicamente femmine un utero ce l'hanno già e, se funzionante, possono fare da sé), non importa dove: basta pagare e a suon di monete il neonato, partorito da una povera crista della quale poi si perde ogni traccia, diventa a tutti gli effetti loro, per sempre.

Pare inutile ricordare che la maternità surrogata non è prerogativa dei soli gay o come ad essere sfruttate siano principalmente le donne ucraine o polacche e non certo quelle canadesi o statunitense a cui potrebbero rivolgersi i gay. Ma si sa che la menzogna è il miglior strumento di propaganda, così come vergognoso è il suo negare che i gay potrebbero benissimo adottare dei bambini se lui e la sua gente non si battesse così strenuamente per lasciarli in un qualche orfanotrofio.
Abusando costantemente di quelle virgolette volte a insultare il significato stesso della parole in quell'ottica in cui lui sostiene che i gay siano sinonimo di maternità surrogata e che eterosessuale sia sinonimo di memdbro di una nuova "razza ariana", l'integralista prosegue:

Pensate a quante donne in Italia potrebbero coronare il loro sogno proibito di 'donare' il proprio utero a qualche coppia di due uomini o due donne felici di 'mettere al mondo' in questo modo un 'figlio tutto loro'!
E già, anche ad una coppia di due donne può tornare utile una comodissima gestazione per altri volgarmente detta utero in affitto. Magari per non fare troppa fatica con una o più gravidanze rovinando così l'elasticità e la tonicità della propria pelle ed evitando in questo modo i rischi a cui ci si espone portando in grembo un bambino per nove mesi.
Oppure, più semplicemente, perché nemmeno in laboratorio riescono ad averlo!
E pensate a quante cliniche potrebbero nascere nel nostro Paese se questa 'conquista di civiltà' divenisse legge anche in Italia, dando così lavoro a tanti giovani medici, a tanti infermieri ed a tante ragazze. Magari proprio a tante figlie vostre che non trovano un lavoro dignitoso per campare o il lavoro l'hanno perso e non lo ritrovano nemmeno più in un call center e non possono campare o mandare avanti per questo le loro famiglie!
Pensateci, pensateci bene. Questo è progresso, non è sfruttamento. Questa, cari amici, è civiltà. La loro civiltà. Che ci vogliono imporre a tutti i costi con un costante bombardamento in tv, sui giornali, nelle pubblicità e finanche sui banchi di scuola. Perché per cambiare la cultura di un popolo bisogna intervenire sui più piccoli. I grandi hanno fatto il loro tempo. Quelli, basta che tacciano.

Il riferimento non è più alla maternità surrogata ma ai corsi di educazione la rispetto, ma si sa che per un integralista è importante far leva sulle argomentazioni che maggiormente cattureranno l'attenzione dei bigotti e non certo della verità. Ed è sempre mescolando temi non correlati tra loro che Mercogliano non si astiene dal lanciarsi nello sciacallaggio degli incendi, sostenendo che qualunque cosa sia un'ottima scusa per sostenere che i gay debbano venire sempre dopo:

È invece sulle menti dei nostri figli che và fatto l'indottrinamento quotidiano per inculcare tutto quanto celato dal motto di civiltà e progresso "Love is love"!
In questo momento così drammatico per le nostre terre campane sembra surreale che qualcuno possa avere la brillante idea di mandare in scena nel cuore della cosiddetta 'Napoli bene' uno spettacolo di così tanto cattivo gusto, mentre a poche decine di chilometri è in pieno svolgimento una delle più gravi emergenze che la nostra martoriata terra abbia potuto patire negli ultimi decenni.
Eppure è così: mentre la terra brucia e la politica latita, c'è chi gioca al 'fashion style' in salsa gender per pubblicizzare la propria attività commerciale nel salotto buono della città. Roba da ricchi, benpensanti e senza troppi problemi e pensieri per la testa. Come solo ai ricchi è riservata la orrenda vile e squallida pratica dell'utero in affitto!

Peccato che Mercogliano si stia battendo perché anche ai poveracci vengano negati i suoi stessi diritti, sostenendo che il loro matrimonio debba valere meno del suo e che la loro vita debba avere minor valore giuridico della sua. E fingersi un modero Robin Hood che discrimina i poveri per togliere ai ricchi appare assai poco accettabile.

Vien da sé che la finalità di tutto quest'odio sia prettamente politica. Non a caso Mercogliano si è scagliato contro Forza Italia e quella Mara Carfagna che ha osato organizzare una manifestazione per riunire il vecchio PDL, sostenendo che tra loro vi siano persone che hanno votato le unioni civili e che quindi bisogna votare lui e Fratelli d'Italia se si vuole essere certi che la purezza del sangue italico e che l'italica eterosessualità decantata da Benito Mussolini sia minacciata dai diritti civili di gay, profughi o altra gente che lui disprezza nel nome di Cristo (nel solito abuso della credenza popolare di chi si riempie la bocca di riferimenti religiosi mentre predica una politica assai poco cristiana)
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