Riccardo Cascioli rilancia la propaganda di Fratelli d'Italia spacciandola per «il video di un adolscente»


Chiunque si abituato alla propaganda omofoba de Il Timone, probabilmente non rimarrà stupito nell'imbattersi in pagine faziosamente intitolate "C'è gente che non arriva alla fine del mese e si spendono 850mila euro pubblici per propaganda lgbt". Basterebbe anche un solo neurone per comprendere che un orientamento non possa essere «propagandato» o che 860mila euro siano una cifra irrisoria sul bilancio di uno stato, ma a preoccuparci è come il sito l'integralista diretto da Riccardo Cascioli si sia spinto a pubblicare un video che viene spacciato per un qualcosa realizzato da un «adolescente intelligente e coraggioso».
Il dizionario ci suggerisce che l'adolescenza sia una «fase della crescita dell'essere umano collocabile tra i 12-14 e i 18-20 anni», motivo per cui appare strano che si usi tale definizione in riferimento ad un 23enne. Ed altrettanto strano e che si taccia sul fatto che si tratti del capogruppo di Fratelli d'Italia del comune di Santarcangelo.

Nel video, Matteo Montevecchi si presenta davanti ad una libreria in cui appaiono in bella vista i libri di Gianfrantco Amato, Luigi Negri, Oriana Fallaci, Magdi Cristiano Allam e Giuliano Guzzo. Insomma, il peggio della letteratura omofoba e xenofoba attualmente disponibile sul mercato. Il tutto al fine di denigrare il Santarcangelo Festival e l'amministrazione comunale guidata dal Pd.
Se Il Timone non avesse taciuto la sua identità, nessuno si stupirebbe di come il suo sproloquio inizi dando pieno risalto alle polemiche con cui Fratelli d'Italia attaccò una performance del direttore del Musée de la dance di Rennes tenutosi nel 2015. Ad infastidirlo è come il performer fosse nudo ed è forse per condire maggiormente la storia che si è pure inventato di sana pianta il fatto che l'artista si sarebbe masturbato dinnanzi al pubblico. Passa così a sostenere che «dopo il piscione è arrivato il sirenetto con la coda arcobaleno» in riferimento all'artista Merman Blix, ovviamente sostenendo che l'uomo sia stato «chiamato per fare propaganda lgbt».
Con fare saccente e tono sempre più strafottente, il ragazzino prosegue il suo video con una derisione del manifesto artistico dello spettacolo "EcoSexuality" di Elizabeth Stephens e Annie Sprinkle. E diventa ridicolo nel suo sostenere che l'Huffington Post, Vice e Vanity Fair sarebbe tra «le testate più inutili del pianeta» in virtù di come abbaino dato spazio a quella che lui sostiene sia «una schifezza».
Altri insulti riguardano il suo sostenere che l'acronimo lgbtqi sia «una stronzata» e che chi dimostra in difesa delle donne debba essere ritenuta una «gallina pseudo-femminista» e che che l'inaugurazione del festival da parte di Cécile Kyenge dovrebbe essere visto come un qualcosa di negativo.
Racconta così che la libertà di essere debba essere ritenuta una «spudorata propaganda gender» perché «questi intellettualoidi separano ideologicamente il sesso dal genere, per cui uno non sarebbe più maschio o femmina in base al suo inconfutabile dato naturale ma ciò che si sente di essere». Ed è ripetendo a casaccio alcune teorie di Amato che lo troviamo pronto a spergiurare che «a loro dire esisterebbero una vastità di generi in continua crescita: genderfluid, pangender, genderqueer, trangender... chi più ne ha, più ne metta. Il sesso biologico è irrilevante. I cromosomi XX e XY sono cose vecchie da bigotti».
A questo punto il consigliere inizia la sua propaganda elettorale: «Tutti devono sapere che i nostri soldi vengono spesi per finanziare queste porcate. Perché non solo il Comune di Santarcangelo ha speso 149.700 euro. Anche altri enti hanno stanziato tonnellate di soldi pubblici, tra cui la Regione Emilia Romagna con 330.000 euro. E lo stato italiano con 133.543 euro. Per un costo complessivo di 851.167 euro. Un vero scandalo nazionale. Non si usano i soldi dei cittadini per fare propaganda ideologica. mettiamo fine a questo totalitarismo culturale perché un festival fatto così è una cagata pazzesca».

Quindi non solo siamo dinnanzi a chi sostiene che tutto ciò che non interessa a lui debba essere vietato agli altri, ma siamo anche dinnanzi a chi sostiene che il denaro conti più delle persone. Il tutto parrebbe anche a danno dell'intera cittadinanza, dato che i biglietti del festival ad oggi venduti sono più di 11.200, con un incremento del 45% rispetto all'edizione 2016. Migliaia di persone parteciperanno ai 236 appuntamenti complessivi, di cui 118 a pagamento e 118 gratuiti a cui è prevista la partecipazione di 12.000 spettatori ciascuno. Saranno ben 66 gli artisti coinvolti per 169 repliche di spettacolo, seguiranno 16 concerti, 5 habitat, 3 laboratori, 6 incontri, 15 proiezioni di film e 12 dj set.
Basterebbe anche solo questo a comprendere che gli 851.167 euro non siano neppure una spesa dato che si preannuncia un ritorno economico assai proficuo, checché ne dica un consigliere che pare non conoscere la differenza fra un investimento o una spesa. Se davvero vuole continuare a giocare a fare il politico, forse dovrebbe provare a comprendere che servono investimenti per mettere in morto la macchina del turismo e permettere un ritorno sul territorio. Le spese sono altre, ad esempio quei 6.415.797.808 di euro che annualmente lo stato destina a fondo perduto nelle casse del Vaticano e che curiosamente paiono non infastidirlo.

Tra le altre "perle" di intolleranza che il consigliere offre sui social network troviamo messaggi in cui, parlando rigorosamente al maschile, scrive: «I maschi nel bagno degli uomini, le femmine in quello delle donne. Luxuria non fare l'infiltrato». Oppure, contro lo Ius soli, afferma: «La cittadinanza italiana non si regala, non può essere un mero automatismo. La cittadinanza italiana si merita, si guadagna, dopo un valido percorso. La cittadinanza è una certificazione, non può essere svuotata del suo valore». Peccato che lui non si sia certamente guadagnato il fatto di essere italiano dato che è semplicemente nato qui... peccato esiga che chi nasce in Italia non sia ritenuto un suo eguale in virtù di quanto gli piaccia l'idea di essere ritenuto superiore per diritto di nascita.
Ovviamente ha partecipato al Family day, si professa un sostenitore della Manif pour tous ed ha pubblicato fotografie che lo ritraggono in prima fila alle conferenze omofobe di Mario Adinolfi (peraltro occupandosi pure di taggare quel Luca Di Tolve che va in giro a dire che i gay possono "guarire" dalla loro omosessualità).

Clicca qui per guardare il video diffuso da Il Timone.
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