Filippo Fiani pare capace di fare battute persino sulla morte del piccolo Charlie Gard


Filippo Fiani, collaboratore con Mario Adinolfi e della Manif pour tous, non ha mai nascosto la sua indole anti-animalista al punto da arrivare a farsi fotografare in mezzo a carcasse insanguinate per vantarsi di come lui non si faccia problemi a macellare animali appena nati. Ma pare decisamente intollerabile che la sua strenua promozione dell'anti-animalismo possa condurlo a fare battute di pessimo gusto persino sulla morte del piccolo Charlie Gard.
Dalle pagine della fondamentalista Silvana de Mari, scrive:

La prossima volta che dovrete abbattere un orso, travestitelo da bambino malato, non ci saranno contestazioni.

L'impressione è che la loro continua e prolungata strumentalizzazione della vicenda li abbia portati a non rendersi più conto di quanto possa essere disgustoso paragonare un animale in salute ad un malato terminale per cui non esistono cure.
A preoccupare dovrebbe essere anche come l'insulto e la strumentalizzazione appaiano ormai ampliamente diffusi da parte della propaganda integralista. Ad esempio le Sentinelle in piedi sono state capaci di attendere il primo incidente della KLM per fare battute infelici contro una compagnia aerea, divenuta vittima della loro diffamazione dopo la pubblicazione di una pubblicità che li ha visti schierarsi dalla parte dell'uguaglianza di diritti per tutti.
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