Latina, ristorante vieta l’ingresso alle persone lgbt


I fatti risalgono al 9 agosto scorso, quando una donna trans si era recata insieme ad una sua amica al ristorante "Spaghetteria da Vittorio e Maria" sul lungomare di Latina. Quando sono entrate in compagna del loro cagnolino, la cameriera gli ha detto che non erano vestite in modo adeguato e che l'animale non era ben accetto.
Un po' stupite per le proteste sull'abbigliamento (le due ragazze indossavano pantaloncini corti ed un pareo in un locale dove c'erano altre persone vestite da spiaggia compreso un uomo a torso nudo) replicarono che per loro non c'era problema a magiare fuori in modo che il cane potesse essere tenuto lontano dai tavoli.
È a quel punto che è intervenuta la proprietaria del locale, la quale ha lasciato chiaramente intendere che l'abbigliamento era solo una scusa. «Io qui non vi ci voglio, né dentro né fuori! Siete uomini, donne, o froci? Andate via, andate al bordello», avrebbe gridato la donna.
La proprietaria avrebbe anche strattonato la donna trans: «Mi ha spintonata per allontanarmi dal locale, al punto di lasciarmi dei segni sul braccio e sul fianco», si legge nella denuncia sporta da Massimina. Sul logo è intervenuta una volante e la proprietaria del locale non avrebbe smesso di sbraitare neppure davanti agli agenti: «Ma chi vi ha mandato qui? A froci! Ti faccio vedere io cosa ti succede se non te ne vai».
Una cliente del locale ha ritenuto di dover far branco insieme alla titolare del ristorante e si è messa a sbraitare: «Fate schifo»! Una coppia di ragazzi, invece, si è allontanata dal locale ed ha poi raccontato alle due vittime di essersi sentita mortificata da quanto accaduto.
Le due donne hanno sporto denuncia ai carabinieri di Nettuno.
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