La Manif pout tous tappezza Roma con manifesti di promozione transofobica


L'ideologia promossa da Filippo Savarese, portavoce della Manif pour tous, si basa sul sostenere che chi non è come lui deve essere ritenuto sbagliato. Pare certo che lui sia il metro di giudizio ultimo dal quale dispensare condanne contro l'alto, dato che lui si considera la massima espressione del vero maschio ariano. Se a lui piacciono le donne, allora è ovvio che bisogna dire ai bambini che devono portarsi a letto una bambina se vogliono avere pari diritti civili. E dato che a lui piacciono le donne, bisogna dire alle bambine che devono farsi ingravidare da qualunque maschio se non vogliono essere vittima della violenza promossa dai gruppi di estrema destra.
Capita così che nel secondo Paese europeo per omicidi di persone transessuali., Savarese abbia lanciato una vergognosa campagna di promozione della transofobia. Una campagna che è ancora una volta diretta dallo spagnolo Arsuaga, di cui lui è dipendente.
Non solo. Si sa che all'integralismo cattolico piace  molto giocare con le parole, motivo per cui chiamano "opinione" ciò che è di fatto è odio, definisce "volere di Dio" ciò che sono i loro pregiudizi e sostengono che i bambini possano essere "difesi" solo se li si aggredisce e li si minaccia qualora non siano come loro abbiano deciso debbano essere. In tale filone, non stupisce come sui loro manifesti sostengano che il riconoscimento della pari dignità per i transessuali sarebbe una "violenza di genere". Ne è certo Savarese, fiero e tronfio nel suo sostenere che la vera violenza contro i bambini sarebbe quella di rispettare la loro esistenza senza impedirgli  di dover essere come lui esige siano.
Fatto sta che oggi Roma è cosparsa di manifesti che incitano i genitori a violentare i loro figli perché Savarese dice loro che ogni identità sessuale non sia a lui gradita debba essere ritenuta riprovevole e possa essere combattuta nel nome del suo tornaconto, ancora una volta sulla pelle degli indifesi.
Commenti