Lombardia. La giunta leghista di Maroni non vuole costituirsi parte civile contro le tangenti di Formigoni

Il Consiglio regionale lombardo ha deciso di non costituirsi parte civile contro l'ex governatore Roberto Formigoni e degli altri imputati del processo milanese per presunte tangenti all’ospedale di Cremona. Nonostante a farne le spese siamo stati i cittadini lombardi, per la giunta di Roberto Maroni pare sia preferibile rinunciare al risarcimento pur di non mettersi contro un loro amico.
La mozione urgente presentata dal consigliere di opposizione Roberto Bruni (Patto Civico) è stata bocciata con 31 voti contrari e 26 favorevoli. La maggioranza ha votato no in maniera compatta, mentre a sostegno si sono espressi Patto Civico, Pd e Movimento 5 Stelle.
«Registriamo il totale imbarazzo del centrodestra nel rifiutare la costituzione di parte civile di Maroni in nome e per conto della Regione nel processo contro Formigoni e altri all’udienza preliminare del prossimo 2 ottobre. La maggioranza, con una scorrettezza istituzionale inaccettabile, rinuncia a partecipare all’accertamento della verità su fatti che hanno arrecato a Palazzo Lombardia un pesante danno di immagine e patrimoniale», ha commentato Bruni.


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