Provita manda nelle strade di Roma un cammioncino pubblicitario dedicato al defunto Caffarra


Non sappiamo se a guidare il furgoncino ci fosse quell'autista di Brandi che è indagato dalla Procura come prestanome per le società di Forza Nuova, ma evidente è il tentativo di sfruttare il cadavere di Caffarra come strumento di legittimazione di quell'odio che più volte venne incoraggiato e benedetto proprio dall'esponente integralista.
L'iniziativa è firmata dall'organizzazione Provita Onlus di Toni Brandi, insieme a Fede e Cultura e Vita è (ossia un'altra associazione che fa capo sempre a Toni Brandi e Gianfranco Amato). In un comunicato stampa. affermano che:

La vita del Card. Caffarraè inscindibilmente legata con il magistero pro-life di Giovanni Paolo II, e perciò i nostri manifesti li ricordano insieme. Perché insieme, all'unisono, si è levata la loro voce in difesa dei poveri, dei deboli e degli ultimi fra gli ultimi: i bambini nel grembo materno.
Ma la cura e il rispetto non si devono focalizzare esclusivamente sulla vita prenatale, come ricorda spesso anche papa Francesco. I bambini vanno protetti e salvaguardati anche dopo che sono nati. Perciò non si può scindere la buona battaglia contro l’aborto dalla battaglia in difesa della famiglia naturale fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, sul loro impegno reciproco e stabile (“per sempre”) «alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione» (art.143 Cod.Civ.): perché tali presupposti sono assolutamente necessari (anche se non sufficienti) per la crescita sana e equilibrata dei bambini.

Se fa sorridere che a firmare un simile messaggio di condanna contro il divorzio sia quell'avvocato che ha fondato un partito politico inseme ad un divorziato,  al limite della sopportazione è la loro abitudine di cercare di infilare delle parole nella bocca dei morti o di citare codici a casaccio. Interessante è la loro ossessione nel sostenere che il matrimonio serva solo a fare figli (pur non potendo citare alcun codice che imponga l'obbligo di procreazione) mentre si spergiura che la discriminazione, l'esclusione sociale e il bullismo omofobico servirebbero a "difendere" i bambini.
Ed è buffo che a cercare di fruttare i bambini sia un'organizzazione così vicina a quei camerata indagati dalla Procura per aver sottratto degli adolescenti dalle loro famiglie al fine di indottrinarli all'odio e soggiogarli al partito.
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