Di cosa parliamo quando parliamo di gender? Il tour di Cammini di Speranza fa tappa a Reggio Emilia


Il 18 dicembre farà tappa a Reggio Emilia il tour nazionale di conferenze dal titolo “Di cosa parliamo quando parliamo di gender” che è organizzato da Cammini di Speranza, l’associazione italiana delle persone LGBTI cristiane.
L'associzione ci spiega come «da qualche anno nella società sta serpeggiando una nuova fobia, quella relativa alla cosiddetta “teoria del gender”. Su questo tema si è scritto tanto, spesso anche con toni accesi e non corretti, tanto da diventare una battaglia ideologica e anche politica che ha rischiato di inquinare il lavoro che, oramai da anni, si sta facendo a vari livelli per la lotta alle discriminazioni, per la prevenzione del bullismo e la valorizzazione delle differenze, l’abbattimento degli stereotipi e dei pregiudizi anche per la scelta dei percorsi di studio e delle carriere accademiche e professionali».
Ed è partendo da quelle premesse che Andrea Rubera, portavoce di Cammini di Speranza, ci spiega che «Cammini vuole portare, nello specifico della sua area di attività che vuole favorire la conciliazione tra fede e omosessualità, un contributo di rasserenamento e di chiarezza sul tema del “genere” e vogliamo farlo a partire dalla promozione di un libro che riteniamo molto importante: “Il genere di Dio” della teologa Selene Zorzi. Per noi è importante che ogni persona sia valorizzata a partire dalla sua specificità e non dall’appartenenza a una o più categorie».
la teologa Selene Zorzi aggiunge che «gli studi di genere sono una cosa seria, prima che complessa, perché richiedono una riflessione approfondita, il dotarsi di strumenti adeguati per accostarsi all’umano, imparare a decodificare le tante variabili della differenza sessuale e della sessualità umana. (…) Gli schemi di genere hanno radici storicamente antiche e sono profondamente iscritti in ciascuno di noi per questo: ma sono sorti a favore della felicità della persona e della società e devono continuare a funzionare a favore della libertà, dignità e valorizzazione delle persone. Quando essi diventeranno un randello per limitare, denigrare o condannare qualcuno, allora non hanno più senso e vanno velocemente abbandonati».

Selene Zorzi è docente stabile straordinario di Patrologia e Storia della Teologia all’Istituto Teologico Marchigiano e docente invitato presso l’Istituto Teologico Pugliese di Molfetta (2012-2017). Insegna Antropologia Teologica, Filosofia antica e Patrologia all’ISSR di Ancona, dove ha ricoperto l’incarico di Vicedirettrice dal 2008 al 2017. Già docente incaricato di Filosofìa al Pontificio Ateneo S. Anselmo (2006-2013) e di Teologia Spirituale alla Pontificia Università Lateranense (2011-2012). Coredattrice della rivista telematica Reportata. Passato e presente della teologia. Ha ideato e gestito il sito del Coordinamento Teologhe Italiane dal 2003 al 2013. È Coach ACC accreditata presso la International Coach Federation e detentrice del marchio Epektasis.Life&Spiritual Coaching 2.0.

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