Brandi se la ride dinnanzi alla discriminazione dei gay che vivono alle Bermuda


Chissà se la felicità lo averà portato a scorrazzare per le vie di Roma con quel suo autista che risulta anche il prestanome di una delle società estere di Roberto Fiore, fatto sta che Toni Brandi pare incapace di contenete la sua felicità dinnanzi all'infelicità altrui. Come un vampiro che si nutre della linfa vitale altrui, l'ultra integralista ha pensato bene di classificare come una "buona notizia" l'abolizione del matrimonio egualitario alle Bermuda.
Mostrandoci quanta tristezza debba esserci in un uomo che ostenta il suo piacere nell'assistere alla discriminazione altrui, è dal sito della sua "onlus" che scrive tutto tronfio:

La Buona Notizia di oggi ci porta alle Bermuda, luogo noto per il bellissimo paesaggio e per essere il regno dell’evasione fiscale. L’arcipelago britannico, con i suoi isolotti corallini, ha infatti fatto un passo indietro (o “in avanti”, se si guarda la questione secondo logiche di buon senso) e ha abolito il “matrimonio gay”.
Avete letto bene: il “matrimonio gay”, approvato lo scorso maggio dopo fortissimi dibattiti (nel 2016 il referendum per introdurre il matrimonio same sex e le unioni civili nelle isole aveva avuto esiti fallimentari per la comunità Lgbt) è stato abolito e sarà sostituito dalle unioni civili.
Ovviamente una Buona Notizia ancora migliore sarebbe stata quella che non prevedeva alcun tipo di unione, ma almeno un passo è stato fatto… con buona pace di tutti coloro che facevano una crociera apposta per approdare alle Bermuda e contrarre matrimonio.

Insomma, siamo dinnanzi a personaggi che non hanno alcuna rivendicazione, arrivando alla tristezza di dirsi felici perché a qualcun altro verrà impedito di potersi sposare. Anzi, Brandi precisa pure che lui avrebbe preferito avere notizia di una totale privazione da qualunque diritto civile, ostentando tutta la sua profonda avversione contro l'idea che altri possano vivere felici quando lui pare terrorizzato da qualunque cambiamento che non gli porti vantaggi personali diretti.

Naturalmente andrebbe osservato che il riconoscimento di quelle unioni è stato sancito dalla Corte Suprema dell'isola, motivo per cui la politica potrà anche cercare dei sotterfugi per negare pari dignità, ma comunque dovrà fare i conti con un principio che non potranno ignorare (altro che annullare ogni unione come vorrebbe Brandi!). E che dire dei danni che stanno provocando alla loro gente? Mentendo spudoratamente, l'articolo di Provita Onlus sostiene che qualcuno si recasse in vacanza lì al solo fine di sposarsi, ma è l'evidenza dei sette matrimoni celebrati dallo scorso 31 maggio ad oggi a raccontarci che non è così. È un dato di fatto che ogni governo omofobo stia togliendo possibilità di guadagno alla popolazione datoc he è palese che la gente preferirà celebrare laddove è ben accolto, ovviamente a vantaggio del PIL di stati più civili come Spagna, Francia e così via.
E se oggi Brandi festeggia perché qualcuno sta peggio di ieri, vedremo chi festeggerà davvero quando la sua ideologia del disprezzo verrà spazzata via dal buonsenso. Nel frattempo non possiamo che esprimergli il nostro più sincero cordoglio, dato che dev'essere davvero triste la vita di un uomo che ha bisogno di far star male gli altri per sentirsi qualcuno, peraltro ritrovandosi pure a indicare come il suo principale "merito" il fatto di provare attrazione fisica per un paio di tette.
1 commento