Il carabiniere di Terni che minaccia gli insegnanti: «Se direte ai miei figli che i gay sono normali, diventerei molto pericoloso»


Fabrizio Biondini è un carabiniere di Terni che collabora con le maggiori realtà omofobe d'Italia. Appoggia il partito di Mario Adinolfi (al punto da dichiararsi «coppia di fatto» con il leader integralista), è membro del direttivo della Manif pour Tous di Terni ed ha organizzato alcuni incontri pubblici con Gandolfini.
Dalla sua pagina Facebook sembra provare un'innaturale ilarità nel a deridere il fenomeno dell'omofobia, ad esempio pubblicando inquietanti articoli in cui si sostiene che la discriminazione non esisterebbe e che «tutti sappiamo che un ospedale non fa distinzione sugli orientamenti sessuali dei pazienti». Se tale asserzione è facilmente confutabile, lui si affretta a deridere un ragazzo che voleva salire sull'ambulanza insieme al suo compagno, condannando quell'atto d'amore con il suo scrivere tutto divertito: «Come si permettono sti medici omofobi a non violare la legge omofoba?» . Il carabiniere dichiara anche gli italiani si sarebbero «rotti il cazzo» degli antifascisti e lo troviamo a difendere a spada tratta i «colleghi» che hanno appeso una bandiera bandiera neonazista in una caserma dei Carabinieri di Firenze.
Sempre ridendo della discriminazione, è citando un giornale di estrema destra come il Primato Nazionale, che scrive: «Corto circuito in casa LGBT. Trans e lesbiche se le danno di santa ragione. Il motivo del contendere: secondo le lesbiche (che sono donne) i bagni pubblici per donne non devono essere utilizzati dai trans (che sono uomini). Che risate».
Curiosamente la fonte da lui citata non ha mai parlato di lesbiche, bensì di una attivista «del gruppo TERF», un'organizzazione che si definisce «femminista di genere critico» e che si batte per chiedere che alle persone transessuali sia negato l'utilizzo di servizi pubblici. Se la storia raccontata sui giornali inglesi è già molto diversa da quella dei giornali i estrema destra italiana, interessante è osservare come in soli tre passaggi una notizia possa diventare l'opposto della realtà dinnanzi a chi pare pronto a tutto pur di alimentare l'odio contro un gruppo di persone.
Il signor Biondini si dice inoltre certo anche che la sua divinità debba essere ritenuta superiore a quella attui, ritenendo sia divertente aggredire il principio costituzionale della libertà religiosa con il suo sotenere: «Il mio pensiero sull'ecumenismo, frutto di una profonda riflessione teologica e di appronditi studi storici, è: Lutero vattene affanculo, e portace tutti l'amici tua!». E se poi la Barbie osa supporta il matrimonio egualitario, lui se ne esce dicendo che «Ken sta incazzato come una biscia per questa storia» dato che forse lui reputa sia ovvio che una donna non possa essere lesbica se un maschio se la vuole portare a letto. Una tesi che pare venga ribadita anche nei messaggi in cui parla del fenomeno del femminicidio per uscirsene con uno slogan contro l'aborto. Ovviamente, non ha senso tirare in ballo il femminicidio quando non si è dinnanzi a donne uccise in quanto donne, ma forse un concetto così elementare pare troppo complicato per chi vive di slogan e risponde alla manifestazione "Non una di meno" scrivendo: «Ecco: brave! Andate affanculo tutte insieme. Non una di meno, mi raccomando!».

È dunque partenze da queste premesse e questa delineazione del personaggio che forse non c'è davvero nulla di strano nel trovarlo pronto a criticare la campagna per la prevenzione dell'HIV organizzata da Arcigay con le sue solite finalità denigratorie atte ad esaltare la sua sessualità quale l'unica che meriterebbe rispetto (al pari di come racconta che la sua divinità sarebbe l'unica a dover avere dignità o come suo genere debba essere ritenuto superiore agli altri). Scrive:

Io non vorrei essere il solito perfido omofobo pure la mattina dell'Immacolata... ma siccome a parte la S. Messa sarà una giornata passata a mettere a posto tutto per un post trasloco (a forza di fare "apri lo scatolone... chiudi lo scatolone" sono diventato cintura nera di rottura dello scotch coi denti) volevo un po' di sane risate... per cui sono andato sulla pagina di Gayburp (chiedo scusa al Fiani per la citazione).
Ed ho recuperato ste chicche, che rappresentano quanto il rapporto di coppia omosessuale NON possa essere considerato analogo a quello etero.
Se due stanno insieme e si amano, che motivo hanno di fare il test hiv ogni anno ... se non ammettendo che l'infedeltà faccia parte integrante del loro rapporto?
Se il sesso gay è una variante "normale" del sesso, che bisogno hanno di usare il lubrificante? Per vivere una sessualità "normale" è davvero "normale" fare 1000 esami pre e post rapporto? E comunque la migliore è quella del* tizi* che dice "Io non ho paura": infatti profilattici, lubrificanti, esami, profilassi, vaccinazioni e test li usi proprio perché stai tranquillo!
E se stavi proccupato? Usavi uno scafandro?
Amic* mie*, ribadisco il mio pensiero: con le vostre parti anatomiche fate ciò che volete, ma non ce la smenate col fatto che tutto ciò sia normale.
E non vi azzardate neanche ad immaginarvi di insegnarlo ai miei figli!
Diventerei davvero molto pericoloso!

Naturalmente ad applaudire a quelle esplicite minacce di violenza troviamo la solita Silvana De Mari, capace persino di piagnucolare: «Quando l’ho detto io mi hanno scorticato».
Peccato che l'asserzione del carabiniere paia peccare di veridicità a fonte di dati che ci parlano di come la maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da Hiv sia attribuibile a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono l’85,5% di tutte le segnalazioni. E da quei dati emerge anche come il contagio avrebbe visto coinvolti un 44,9% di eterosessuali e un 40,7% di omosessuali, motivo per cui il sostenere che l'eterosessualità garantirebbe "protezione" dalle malattia appare come la solita bugia dietro a cui nascondere il proprio odio.
Eppure tra i suoi amici pare non manchi chi scrivere frasi come: «Nessuno che abbia ancora un po' di senno può affermare ragionamenti tanto dissociati . Ogni rapporto sessuale che non sia inserito nella dignità di uomo equilibrato, risulta scadente e riprovevole. Il rapporto sessuale poi tra due persone dello stesso sesso non ha alcun senso, acquisisce la connotazione di atto lussurioso contro natura. E la lussuria è un vizio capitale che porta alla dannazione eterna. Cavoli amari».
Ed ancora: «Però se non vaccini sei tipo un orco». «Che tristezza incommensurabile... Una sessualità talmente piena di malattie, possibili contagi, e affini, che razza di roba è?». «Per i censori: abbiamo pieno diritto di mettere in luce le menzogne propagate dagli LGBT. Se pretendono di diffondere il messaggio e andare anche nelle scuole a dire che tutto questo è "normale",non c'è differenza con il rapporto uomo-donna, noi non staremo zitti. Poi la loro vita affettiva e privata è loro. Riconoscere una menzogna non è giudicare, ma usare l'intelletto e non è odio, ma dire la verità. Io auguro una vaccinazione spirituale ai censori che non fanno uso di intelletto e sono i primi a giudicare senza neanche rendersene conto».
Immancabile è anche un Filippo Fiani che deride le profilassi di prevenzione dell'Hiv: «PrEP IST TasP... Sono le sigle delle nuove tasse che sono nel DEF? Finalmente i politici ammettono che ci stanno fottendo?».

Ammesso e non concesso che il signor Fabrizio sia davvero un carabiniere come afferma di essere, ci sarebbe da domandarsi quali misure di prevenzione siano state adottate per garantire che la sua omofobia e la sua misonigia ostentata sui social network non rischino di mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini nel caso in cui un adolescente gay dovesse trovarsi dinnanzi a lui per denunciare un atto di bullismo omofobo o se una donna dovesse essere lì per chiedere supporto a fronte di una violenza domestica. Di certo il fatto che un uomo presumibilmente armato possa minacciare gli insegnanti dei suoi figli dicendo che potrebbe diventare «molto pericoloso» se oseranno dire che i gay sono persone normalissime che presentano una semplice e naturale variante dell'orientamento sessuale, così come sancito da decenni dall'Oms anche se Adinofli preferisce raccontare la storia di un Dio che ama e premia solo chi si tromba una donna.

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Nella foto: Fabrizio B. alla manifestazione di Gandolfini davanti al Miur per chiedere l'abolizione dei progetti di educazione al rispetto.
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