Imola Oggi sostiene che la Procura abbia assolto la De Mari perché l'odio omofobico sarebbe una lecita «opinione»


Prepariamoci ad una persecuzione senza precedenti. L'integralismo ultracattolico è già all'opera per sostenere che la Procura abbia sancito che l'odio omofobico sarebbe «un'opinione» e che sarebbe lecito diffamate i gay con ogni mezzo. Devi poter dire che sono pedofili, mangiatori di merda, creazioni del demonio o esseri oggettivamente inferiori agli etero. Non importa se e falso, tutto può essere detto perché i gay sono esclusi da quella legge Reale-Mancino che tutela gli altri gruppi sociali dalla promozione dell'odio. In altre parole, Adinolfi non potrà mai essere vìttima di ciò che lui riserva ai gay perché si definisce discutibilmente cristiano, così come la Lega Nord pare dimenticarsi del suo slogan sul "prima gli italiani" se la legge difende gli stranieri ma non gli italiani gay. D'altra parte Salvini fa affari d'oro distruggendo vite e minacciando famiglie.

Nonostante il Gup non abbia preso alcuna decisione, su testate come Imola Oggi troviamo già titoli come: "Non ha diffamato i gay, chiesta archiviazione per la dottoressa De Mari". È in maniera molto ideologica che scrivono:

Il pm di Torino ha chiesto l'archiviazione della causa della dottoressa Silvana De Mari che aveva definito l'omosessualità una «malattia» e rivendicava il diritto alla battaglia contro l'omofobia.

Sorvolando sul fatto che l'unico problema per procedere è l'assenza di leggi in difesa dei gruppi sociali in cui non sia identificabile un nome e un cognome, pontificano:

Come riporta il Corriere, nei giorni scorsi, dopo mesi di indagini, il pm Enrico Arnaldi Di Balme ha chiesto al gip l'archiviazione. La dottoressa non sarebbe imputabile perché le sue opinioni personali generiche sarebbero rivolte “a una pluralità indiscriminata di persone” e non sarebbe possibile quindi individuare “il destinatario dell'offesa” con nome e cognome.

Va notato come scrivano in grassetto i termini «opinioni personali» quasi vogliano bullarsi di come i loro leader abusino di quel concetto a fronte di tutte le bugie che vomitano a danno degli altri. Ma, soprattutto, si trovano a spergiurare che a che il nazismo sarebbe stata una «opinione personale» di quel povero Hitler che sarebbe stato ingiustamente contrastato nonostante non facesse mai i nomi e i cognomi di chi stava inviando nei suoi campi di sterminio.
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