Monica Cirinnà risponde alle minacce della Roccella: «L'abrogazione delle unioni civili è incostituzionale»


Hanno suscito clamore le affermazioni con cui Eugenia Roccella, accompagnata da Salvini, Meloni e Gasparri, ha promesso a Massimo Gandolfini e ad Alleanza Cattolica che lei si sarebbe impegnata a cercare di abrogare le unioni civili oltre a modificare la Costruzione repubblicana per introdurre un divieto all'adozione per qualunque coppia non le dimostri di essere eterosessuale.
A ricordare ad Eugenia Roccella che se vorrà abrogare le unioni civili dovrà prima abrogare la Costituzione è la senatrice Monica Cirinnà, la quale commenta quelle minacce osservando come «La parte più arretrata del centrodestra si ostina a suonare un disco rotto che non sente più nessuno. Millantano di poter abolire la legge sulle unioni civili e coppie di fatto che, in realtà, ha cambiato il Paese e ha un serio fondamento costituzionale nella sentenza Corte Cost. 138/2010. Lo sanno bene Giorgia Meloni & C. che stanno prendendo in giro perfino i loro elettori. A loro chiedo: che fine ha fatto la raccolta di firme per indire il referendum abrogativo che tanto avevano annunciato all'indomani dell’approvazione della legge? La smettano di continuare ad accanirsi contro i sentimenti. i diritti e le persone che chiedono solo di potersi amare con quella dignità e quel riconoscimento giuridico sancito finalmente dalla legge 176/2016».
Non senza dimenticarsi da quali pulpiti arrivino quelle prediche, la senatrice ha anche aggiunto: «Il grande numero di unioni civili celebrate e di famiglie conviventi riconosciute, compresa quella di Giorgia Meloni, sono la prova evidente che anche attraverso questa riforma si dimostra la differenza culturale e politica tra il Partito democratico, traino del centrosinistra, e una destra oscurantista e antistorica. Il Pd vuole continuare a portare l'Italia sempre più avanti sui diritti e sul welfare, mentre la destra sa solo alimentare paure e omofobia».
Eppure resta la realtà di un centrodestra che non pare capace di tenere il passo delle destre europee, confinato nella sua nostalgia per un fascismo fatto di distinguo e discriminazioni. E fa riflettere anche  come i loro elettori si lascino prendere in giro, ammaliati da chi non parla tanto di progetti per dar loro un futuro quanto di come loro faranno stare peggio gli altri, sia mai che ci si possa sentire più felici e privilegiati nella propria miseria. Un tempo era l'uomo nero a spaventare i bambini, ora è quella Roccella che dice loro di voler andare nelle loro case a strapparli forza dall'affetto dei loro  genitori.
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