Tosatti contro il vescovo che non odia i gay: «Vuole cancellare tutto l'insegnamento cattolico»


Era prevedibile che la labile apertura del vicepresidente della Conferenza episcopale tedesca alla benedizione delle coppie gay avrebbe suscitato le ire dell'integralismo cattolico, da sempre infastidito da chiunque osi avere opinioni in contrasto con il loro pensiero unico. Il loro schema propagandistico si basa su un sistematico uso della religione quale strumento utile a soffocare ogni possibile dissenso: nel momento stesso in cui spergiurano che ogni loro singola pretesa andrebbe interpretata come il volere di Dio, vietano di opporsi o finiranno con minacciare l'Inferno e punizioni divine come fece Scandoglio contro i due adolescenti che morirono tragicamente a capodanno.
Dal pulpito di chi si auto-proclama il più meritevole tra i meritevoli, il più puro tra i puri, è il blog di estrema destra "Il fumo di Satana" a riassumere una sfuriata del vaticanista Marco Tosatti con lo scrivere:

La chiesa tedesca apre ufficialmente la campagna per arrivare a qualche sorta di riconoscimento ecclesiale delle coppie omosessuali. Dopo la spinta vero i divorziati-risposati, culminata nell'Amoris Laetitia, e mossa potentemente dal cardinale Walter Kasper, nel tentativo di colmare, abbassando le asticelle della dottrina e della morale, i buchi che ogni anno si aprono sempre più ampi nelle fila dei fedeli, cerca nuove strade.

Il punto di partenza è il loro sostenere che Gesù fosse in errore nel suo invito a non giudicare, motivo per cui non si pare si facciano problemi ad ergersi a giudici supremi in una condanna all'umanità e ad un invito ad ergere alte mura che possano tenere lontano chiunque non siano assoggettati alle loro regole. Dogmi spacciati per divini, ma estrapolati da frasette decontestualizzate che ricordano quando la Genesi veniva usata per giustificare la schiavitù o quando la Torre di Babele veniva spacciata come una chiara volontà divina nel chiedere la segregazione razziale.
Se pare curioso che la loro condanna ai divorziati paia venire meno quando a divorziare è uno di loro (come nel caso di quell'Adinolfi che viene invitato sugli altari della chiesa quasi come se il suo odio per le minoranze bastasse ad assolverlo da una violazione della loro dottrina), immancabile è il loro parlare di lobby e di poteri forti in modo da poter creare paura verso chi viene additato un nemico.

Nel suo articolo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana, Tosatti sostiene che il giudizio contro il prossimo sarebbe l'essenza del "cristianesimo" e che bisognerebbe disprezzare un Papa che parla di amore al posto di benedire chi ostenta il proprio odio:

Questa nuova iniziativa in realtà fa seguito a un'intervista concessa dal card. Reinhard Marx, presidente della Conferenza episcopale, all'Herder Korrespondenz. Marx oltre a essere uno dei consiglieri più ascoltati dal Pontefice regnante, fa parte del C9, la commissione di cardinali incaricata di studiare la riforma della Chiesa e della Curia.
Marx propone che la Chiesa cattolica ridiscuta il suo pensiero, e insegnamento, in fatto di morale sessuale, e abbandoni atteggiamenti di “rigorismo cieco”. Secondo il porporato sarebbe difficile dire dall'esterno se qualcuno è in stato di peccato mortale. Un principio che si può applicare sia agli uomini e alle donne in situazioni irregolari, ma anche a chi vive una relazione omosessuale. È evidente da un lato l'influsso dell'ambiguità creata dalle noticine di Amoris Laetitia, e dall'altro il voluto abbandono dei criteri chiaramente stabiliti da quella che fino a prova contraria è la “Magna Charta” dell'essere cattolici, cioè il Catechismo.

Con toni di dissenso, lamenta pure:

Per Marx ci “deve essere rispetto per una decisione presa in libertà”, e “per la coscienza di ciascuno”. Non solo: bisogna tenere conto delle “circostanze concrete”, e ricordarsi della “responsabilità di ciascuno alla luce del Vangelo”. Anche se naturalmente “bsogna anche ascoltare la voce della Chiesa”.

Spiegato che «la proposta di cui [il vescovo tedesco] vorrebbe discutere riguarda una qualche forma “benedizione” per le coppie omosessuali, anche se questa non deve essere scambiata per un matrimonio», si ricorre all'opinione integralista di un religioso uniformato al suo pensiero unico per asserire:

Al vescovo ha risposto Mathias von Gersdorff, un noto attivista cattolico in campo di vita e famiglia, oltre scrittore, che commenta sul suo blog le parole di Bode, e avverte “i cattolici tedeschi ortodossi” a essere pronti: “Il progressismo tedesco non vuole solo cambiare qua e là alcune cose, vuole cancellare tutto l’insegnamento cattolico e creare una religione fondamentalmente nuova”. L'intervista di Bode “introduce una nuova fase di distruzione”, e conclude: “Il cattolico ‘normale' è perplesso e si chiede: quanto a lungo la Chiesa cattolica in Germania può continuare su questo cammino di distruzione e continuare a essere chiamata cattolica? Quando si giungerà a punto in cui ci sarà il dovere morale di rifiutarsi di pagare la tassa alla Chiesa?”.

Insomma, ormai non fanno più mistero di come loro non sappiamo che farsene di una religione che non legittimi l'odio e i pregiudizi.
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