L'ira del frate contro Chiamami col tuo nome: «Sdogana la pedofilia»


A fronte di quattro nomination agli Oscar e già 46 premi ufficiali vinti, pare unanime il consenso della critica al film "Chiamami col tuo nome" di Luca Guadagnino.
A mostrasi prevenuto era solo quell'integralismo cattolico che da mesi attacca la pellicola perché infastiditi da una storia d'amore tra due uomini. Ma pare tragicomica la violenza con cui padre Andrea Cassinelli, frate cappuccino e vicario della parrocchia e del convento di San Giuseppe a Como, si è lanciato nello scrivere:

Quindi il potenziale capolavoro parla di amore omosessuale pedofilo… Non male per sdoganare la pedofilia. Post valido anche se fosse tra un giovane e una bambina.

Se parlare di «bambina» pare fuorviante a fronte di un personaggio 17enne che si è innamorato di un 24enne. Inutile a dirsi, quei sette anni di differenza risultano meno della metà dei 15 anni che separano Adinolfi dalla sua giovanissima seconda moglie. E questo senza scomodare una Chiesa che celebra la Madonna anche se rimasta incinta a soli 14 anni (il frate parlerà di «sdoganamento della pedofilia anche dinnanzi alla messa di Natale?).
Ma, soprattutto, prima di elargire condanne e di mettere all'Indice il film, il frate lo avrà almeno visto?
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