Ballando con le Stelle. Il Tempo trasforma Raimondo Todaro in «un gay» pur di lodare l'omofobia di Zazzaroni


Forse non ci si sarebbe mai potuti aspettare altro da parte di un quotidiano di estrema destra che pubblica anche articoli firmati dall'ultra integralista Toni Brandi e di altri esponenti dell'omofobia organizzata, ma Il Tempo pare aver violato qualunque etica deontologica ed etica in un articolo a difesa dell'omofobia di Ivan Zazzaroni.
L'articolo parte dicendo al lettore che cosa debba pensare, sia mai ch epossa avere un'opinione con conforme al pensiero unico a cui il quotidiano intende indottrinarli. Ed è così che nel sottotitoli si sentenzia: «Il giurato del programma di Raiuno dice la verità». La premessa è dunque un quotidiano che giura e certifica nero su bianco che «la verità» sarebbe che due uomini che ballano farebbero schifo dato che è Dio a sancire che sia molto più bello immaginarsi un un Mario Adinolfi che danza con una donna a lui sottomessa (e all'interno di quelle balere che dice di frequentare. E chi la pensa diversamente sbaglia, perché «la verità» è quella decisa dall'autore dell'articolo.
Ricorrendo al più bieco vittimismo di chi pare sostenere che quei cattivoni degli ebrei avrebbero dovuto tacere mentre quei poveri nazisti facevano il loro dovere nello sterminarli, scrivono:

Povera Milly Carlucci, ha tentato in tutti i modi tenere fuori da «Ballando con le stelle» la polemica «gay o non gay», ma già alla seconda puntata, andata in onda l’altra sera, ha dovuto rassegnarsi all’inevitabile aggressione dei «politicamente corretti». E povero Ivan Zazzaroni, storico giurato del programma, che per aver fatto il suo mestiere (dare un giudizio su quello che vede) è stato accusato di omofobia.

Giurando falsamente che Raimondo Todaro sarebbe gay )chissà se sua moglie sarà d'accordo), arrivano le prime offese gratuite:

Le cose sono andate così, l’altra sera a Ballando, c’è stata l’esibizione della coppia gay composta dal costumista senese Giovanni Ciacci e da Raimondo Todaro, quest’ultimo in qualità di maestro e componente da anni dello staff del talent. Oddio, coppia gay, c’è chi ammonisce che bisogna chiamarli «same sex», comunque sono questioni di lana caprina. Fatto sta che il povero Zazzaroni non ce l’ha fatta a fare buon viso a cattivo gioco e dopo il balletto dei due «same sex» si è rifiutato di votare: «Mi astengo, è tutto fuori contesto. Mi sembra di stare guardando un altro programma».

Asserendo che sia normalissimo che una coppia venga ammessa ad un programma per poi doversi sentir dire ogni singola settimana che non si vuole giudicare il loro lavoro in virtù di come ci si senta infastiditi dall'assenza di un paio di tette, è cercando di spacciare l'odio per "opinione" che il quotidiano aggiunge:

La Carlucci ha fatto l’impossibile per raffreddare gli animi difendendo il diritto di tutti di dire (garbatamente) quello che gli pare. Ma non c’è stato verso di tenere la discussione nel recinto dell’oggettività. Zazzaroni è stato accusato di omofobia prima di tutto dal suo collega giurato Fabio Canino, poi dalle associazioni, in prima linea Fabrizio Marrazzo del gay Center, che invocano l’intervento della Vigilanza contro i messaggi omofobi. Ovviamente del valore artistico del balletto Ciacci-Todaro non interessa a nessuno. Tranne che al povero Zazzaroni.

E nel legger simili articoli si osserva a che livello di povertà culturale sia arrivata il nostro Paese. E fa schifo anche una stampa che può impunemente mentire e incitare l'odio solo perché c'è chi trarrà benefici economiche da una cultura del disprezzo in cui si pagherà un obolo a chi legittimerà i propri pregiudizi.
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