Ballando. Se non lo guarderete vi aggredirà Adinolfi. Se lo guarderete vi insulterà Zazzaroni. Comunque sia, sarà merda sui gay


È estenuante vivere in un Paese vergognosamente omofobo come l'Italia, dove l'odio è tangibile ma troppo spesso viene negato dai suoi artefici se non direttamente etichettato come una presunta "opinione" che deve poter essere vomitata addosso ad un intero gruppo sociale.
Prendiamo la polemica di Ballando con le Stelle. Se Zazzaroni avesse detto che trovava "esteticamente" disgustoso il ballo tra una persona di colore con una ragazza di pelle bianca, probabilmente si sarebbe scatenato il putiferio. Certo, un qualche leghista pronto a difenderlo lo avrebbe sicuramente trovato, ma a livello di immagine tutti si sarebbero sentiti di doversi fingere contrari. Ma dato che in questo caso lo ha detto in riferimento ad una coreografia che prevedeva la presenza di due uomini, allora la cattolicissima Italia ha deciso di fare quadrato in difesa di chi sbraita in faccia a milioni di adolescenti gay quanto lui trovasse ripugnate quella coppia in cui loro si immedesimavano.
E non meno grave è l'atteggiamento di quella Milly Carlucci che lo ha difeso parlando di una presunta "opinione", anche se forse il uso ruolo le avrebbe dovuto imporre di prendere le difese di una coppia che lei stessa aveva invitato ad esibirsi su quel palco a fronte di una un giudice che si è rifiutato di valutare il loro lavoro perché dice che avrebbe voluto vedere delle tette al vento. E resta il timore che quello squallido teatrino sia solo un escamotage per tentare di fare share attraverso un abuso dell'omofobia.

Surreale è poi quello che capiterà settimana prossima. Se non si guarderà Ballando con le Stelle, ci si troverà con un Mario Adinolfi che si metterà a sbraitare come un indemoniato che lui è un "profeta" e che sapeva già che gli italiani avrebbero disertato il programma perché schifati da quel Ciacci e Todaro che lui sostiene siano contro-natura. Se lo si guarderà, i medesimi insulti verranno dispensati da un Zazzaroni che si metterà a frignare se qualcuno oserà fargli osservare che il suo atteggiamento è altamente offensivo e lesivo della dignità umana. Comunque vada, la certezza è si getterà letame contro i gay e contro le loro vite, immolate sull'altare dello share e sull'abuso da parte di un fondamentalismo che ricama insulti mediante qualunque pretesto.

Intanto Ivan Zazzaroni se n'è pure andato ai microfoni di Radio Capital a lamentarsi di quei luridi gay che non capiscono che non ci sia omofobia nel suo dirsi infastidito da due uomini che ballano. Ha anche colto l'occasione per sostenere che il rispetto sia una forma di censura verso il suo "diritto" di ostentare i suoi pregiudizi, arrivando al punto da rifiutarsi di fare ciò per cui viene pagato con denaro pubblico. E verso chi si è sentito offeso dalle sue parole, sbraita: «Darmi dell’omofobo è rivoltante».
Insomma, se sei gay è bene che tu sia zitto e che tu subisca in silenzio gli insulti o cercheranno di alimentare ulteriore odio e violenza contro di te. E lo faranno con i soldi delle tier tasse, aggredendo la tua vita, i suoi affetti e quella famiglia che Adinolfi cerca di sottrarsi pur di tentare di appropriarsi dei soldi delle tue tasse che chiede gli siano versate quale finanziamento pubblico ai suoi coiti.
Lo possono fare perchè in Italia l'omofobia è socialmente accettata, tant'è che la Rai chiuse il programma di Paola Perego per le offese alle donne dell'est, ma nonostante tutto ciò sia molto peggio, non pare aver preso alcuna posizione in difesa di chi si è sentito offeso dalle parole di Zazzaroni.
2 commenti