Mario Adinolfi loda l'omofobia di Emigratis: «È l'esilarante messa in scena della fuffa rappresentata dal mondo lgbt»


Non passa giorno senza che Mario Adinolfi si astenga dall'ostentare la sua profonda omofobia e il suo incommensurabile odio contro i gay. Dalla sua pagina Facebook, è a chi gli domanda un'opinione su "Emigratis" che lui risponde:

L’ho visto sì, esilarante messa in scena della fuffa rappresentata dal mondo Lgbt, pur con le inevitabili concessioni alle moraline imperanti. Complessivamente, però, gran puntata esplicativa.

Insomma, il programma sarebbe stato approvato perché ritenuto giustamente omofobo e conforme ai suoi progetti di demonizzazione e di insulto quotidiano di un'intero gruppo sociale.
Nella terza edizione dle porgramma, infatti, Pio e Amedeo si fingono una coppia gay che vuole sposarsi, troppo spesso cadendo in biechi cliché omofobi e addossando il loro lato trash ad un orientamento sessuale che sicuramente non aveva certo bisogno dell'ennesima derisione pubblica.

Ma rispetto a quell'Adinolfi che chiede si vieti ogni rappresentazione positiva dei gay mentre santifica la loro pubblica derisione, una domanda sporge spontanea: se la Costituzione prevede l'inviolabile principio alla pari dignità, com'è possibile che un fondamentalista come Adinolfi sia lasciato libero di fatturare denaro attraverso la sistematica e quotidiana violazione di quel principio?
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