Ravenna. Gli adinolfiniani organizzano un "rosario riparatore" contro "Delitto e castigo" di Bogomolov


Contro la messa in scena dell'adattamento teatrale di "Delitto e castigo" firmato dal russo Konstantin Bogomolov, la sezione di Ravenna del partito di Mario Adinolfi ha organizzato un «rosario riparatore» celebrato dinnanzi al Teatro Alighieri in occasione della prima.
La loro teoria è che l'opera risultasse «gravemente lesiva della dignità di tutti i Cristiani ed un indegno e volgare atto di propaganda antireligiosa». In una delle solite note diramate sulla stampa locale, il gruppo fondamentalista ha così annunciato che si sarebbe ritrovato alle ore 20.30 dinnanzi all'ingresso della struttura «per recitare il Santo Rosario di riparazione per le offese arrecate dai contenuti dello spettacolo».
La stampa locale indica un'adesione di un massimo di 40 persone.
Nei volantini distribuiti ai passanti, i fondamentalisti proponevano slogan come: «Sei sicuro di cosa vai a vedere? Noi ci raccogliamo in preghiera davanti al teatro per un santo rosario di riparazione per le offese al Cristo Crocifisso presente sulla scena. Fermati anche tu con noi!».
Ad infastidirli era infatti la croce presente in scena, l'icona per eccellenza nell'immaginario cristiano che veniva proposta come “spettatrice” di una serie di depravazioni della società contemporanea. Curioso, dato che non paiono infastiditi quando quella croce viene coperta dai simboli del loro partito all'interno delle chiese per tramutare gli altari in un luogo di promozione d'odio contro il prossimo. E non protestano neppure quando il loro capo si appropria di quella croce per tramutarlo nel titolo del suo giornaletto di propaganda.
I dati mostrano inoltre come i miliziani di Adinolfi abbiano ottenuto l'effetto opposto alle loro aspettative, dato che le polemiche hanno fanno da traino allo spettacolo di Bogomolov e il teatro ha registrato il tutto esaurito.

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