Dopo aver denigrato donne e gay nell'esecito, l'ex generale della Foglore difende la stele per i parà nazisti


Se nell'ottobre del 2017 il generale Marco Bertolini denigrò pubblicamente la presenza di donne e di gay nell'esercito, ora l'ex generale della Foglore risulta tra i firmatari di una petizione di Forza Nuova volta a sdoganare il fascismo. L'obiettivo è il sostenere che il fascismo debba essere ritenuto una lecita "opinione" e che le amministrazioni comunali non possano vietare ogni appoggio pubblico a manifestazioni che risultino in contrasto con i principi costituzionali.
L'ira di Forza Nuova nasce dalla sospensione dell'inaugurazione della stele in memoria dei parà nazisti che avrebbero voluto erigere a Cassino.
In una lettera indirizzata al Ministero della Difesa, l'ex generale afferma: «I miei sentimenti sono di vergogna profonda. Le scrivo per metterla a parte della frustrazione di tutta l’associazione e per suggerirle di prendere qualche misura per ribadire ai nostri commilitoni tedeschi, ma non solo, che gli appelli alla sbandierata ‘difesa comune’ europea non sono parole vuote. E che non abbiamo dimenticato i doveri che ci derivano dalla nostra appartenenza alla civiltà cristiana, che ha nel culto dei morti, di tutti i morti, e soprattutto dei Caduti, di tutti i Caduti, uno dei suoi più radicati appigli».
Poi arriva l'affondo contro l'associazione antifascista dei Partigiani: «Le chiedo anche di valutare se un’associazione come l’Anpi, protagonista di questa bella frittata oltre che di tutt’altro che edificanti manifestazioni di carattere virulentemente politico come quello che ci ha proposto la cronaca degli ultimi mesi, possa essere confusa con le associazioni d’Arma, avendo anzi contributi finanziati dal Suo Ministero che le altre non possono neppure immaginare».

A darne annuncio è il partito di Roberto Fiore, particolarmente generoso nel tessere le sue lodi nel definirlo «una delle migliori menti militari degli ultimi tempi». A definirlo «generale patriota sotto il segno della croce» è anche il sito integralista Riscossa Cristiana, che per voce di Ordine Futuro loda il suo scagliarsi contro il multiculturalismo e nel suo sostenere che l'unica cosa da difendere siano le «radici cristiane». Di lui scrissero anche:

Al termine del suo discorso il Generale Marco Bertolini, da buon cattolico, dopo aver gridato “viva l’Italia”, si è fatto il segno della croce, come a dire: subordino me stesso e ciò che mi impegna nell’espletamento dei miei doveri di Stato, alla volontà della SS. Trinità, invocandone la protezione e l’aiuto.

Nel novembre del 2017 aderì alla manifestazione di Forza Nuova che si tenne all'Eur dopo il divieto della questura alla "Marcia patriottica" che il partito di Roberto Fiore intendeva fare il 28 ottobre, ossia nell'anniversario della Marcia su Roma fascista del 1922. Si trattò di una manifestazione non priva di tensioni che vide alcuni militanti di estrema destra pronti ad esibire un saluto romano sotto al monumento. Tra gli slogan "No allo ius soli", "Ma quale polizia, ma quale manganelli liberate i nostri fratelli", "Boia chi molla", "Digos Boia" e "Forza Nuova orgoglio nazionale".
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