Maria Chiara Nordio, candidata di Adinolfi: «L'omosessualità è una scelta, un disordine fortunatamente reversibile»


Maria Chiara Nordio è nota al fondamentalismo cattolico come la valletta delle dirette Facebook di Gianfranco Amato, segretario del partito di Adinolfi e presidente dei "Giuristi per la vita". Il suo compito è quello di venerare il gran maestro e di chiedergli di dispensare le sue innumerevoli condanne morali contro quei gay che lei sostiene siano affetti da «un disordine reversibile».
È anche candidata insieme al marito nel partito omofobo di Mario Adinolfi, ha scritto libretti di promozione del sessismo e ha messo a frutto l'autismo del figlio per creare quella "Veneto Autismo Onlus" che beneficia di denaro pubblico per promuovere Gianfranco Amato e le fantomatiche "terapie riparative" dell'omosessualità.

A calce di un video intotolato "Non possiamo mai approvare l'omosessualità" in cui il solito prete vomita il suo odio contro i gay, la signora Nordio risponde a tutti i commenti dispensando la sua verità. Ad esempio, a chi le dice che i gay vanno rispettati, lei risponde:

Diritto di vivere e di essere rispettati ma non approvati poiché è uno stile di vita è come tutti gli stili di vita si espongono al giudizio.
Tradotto nella realtà, ai miei figli insegnerò che ci sono persone che scelgono di essere diverse ma questo non mi impedirà di insegnare loro che sono comportamenti sbagliati.
Che poi , personalmente, mi facciano schifo, è un altro discorso.

A chi le chiede conferma del fatto che stia davvero sostenendo che i gay "scelgano" di esserlo, lei risponde:

Caro Patrizio, l'inversione dell'attrazione erotica, si determina per la presenza di tre fattori presenti in misura diversa in tenera età: la mancanza del Padre; l'esposizione precoce alla pornografia; manomissione (molestie).
In virtù del fatto che è una situazione acquisita, questo disordine è reversibile.
È molto nutrita la comunità di ex gay nel mondo, le loro storie sono tutte molto simili.
Il più famoso italiano è Luca Di Tolve.
Molti di loro oggi vivono nell'anonimato perché la lobby LGBT vuole negare la natura è la reversibilità dell' attrazione omoerotica e quindi gli ex gay sono intimiditi e minacciati.
Le mando una delle tante conferenze sull'argomento.

Il link è ad una delle conferenze di Nicolosi, ossia l'unico a sostenere che l'omosessualità sia una "malattia". Una tesi disconosciuta dalla scienza ufficiale ma promossa da quei sedicenti "cristiani" che farebbero qualunque cosa pur di giustificare i loro pregiudizi contro il prossimo.
Buffo è anche come la fondamentalista non si faccia problemi ad ingannare i suoi proseliti, raccontando loro che se un unico omofobo organizza molteplici conferenze, allora quello diverrebbe essere inteso come un parere condiviso. Il tutto non senza astenersi dallo starnazzare accuse su fantomatiche «minacce» che sarebbero giunte a quel sedicente ex-gay che partecipa ai suoi convegni (rigorosamente pagati con denaro sottratto ai bambini autistici) dopo aver raccontato nel suo libro di aver intenzionalmente tentato di contagiare con l'Aids quelle persone che lui accusava di essere il motivo della sua sieropositività.
Siamo dunque dinnanzi ad una promotrice d'odio che, nel nome di Mario Adinolfi, invita a danneggiare le vite di un intero gruppo sociale nel nome del suo sostenere false teorie "scientifiche" che indicherebbero come una patologia qualunque forma di differenza.
Un vittimismo che la feroce fondamentalista ostenta anche nel suo dire che se tu, gay a lei sgradito, vuoi vivere la tua vita in santa pace anche contro il suo volere, tu hai il dovere di sorbirti il suo materiale omofobo per doverle dimostare l'infondatezza. Ad un utente dice: «Nessuno parla di malattia, pensavo avesse guardato il link del prof. Nicolosi, caro Patrizio -scrive stizzita- Invece purtroppo mi accorgo che volete rimanere presuntuosamente ignoranti in materia, dando più facilmente degli estremisti a chi non condivide il vostro pensiero».
Se Maria Chiara Nordio giura di non aver mai parlato di "malattia", forse dovrebbe spiegarci perché mai promuova quel Nicolosi che fondò il North, ossia il Centro Nazionale per la cura dell'omosessualità.

In un altro commento, la signora ribadisce la sua teoria sull'omosessualità:

Certo, è uno stile di vita. Tutti nasciamo eterosessuali, poi alcune persone, durante la loro infanzia o adolescenza possono vivere delle situazioni che possono alterare il loro sviluppo psicofisico, portandole a scegliere lo stile di vita omosessuale. Per fortuna però, si può riparare, se c'è la volontà.

Ovviamente gli adinolfiniani non si sono astenuti dal darle man forte. Un tizio scrive: «L'omosessualità è assolutamente reversibile. Personalmente due casi a me vicini sono tornati a vivere uno l'eterosessualità con prole e l'altro la castità». Ed ancora: «Sono d'accordo con Maria Chiara Nordio. L'omosessualità è una patologia psicofisica, riconosciuta anche dalla scienza. Chi dice il contrario lo fa soltanto speculativamente. Gli omosessuali sono persone da rispettare ma altresì da "curare". Noi nasciamo per quello che siamo: maschio o femmina. Non esiste un terzo sesso. Siamo stati creati da Dio in questo modo ed è ingiustificabile accettare diverse teorie, anche perché molto pericolosi, soprattutto per il mondo infantile. Difatti, come attesta anche Maria, è in quella tenera fascia di età che si subisce tale modifica comportamentale».

Il prossimo impegno della signora Maria Chiara Nordio sarà l'utilizzo della sua "onlus" come stratagemma per sfruttare riserse destinati ai bambini autistici per un comizio omofobo con Gianfranco Amato e l'indagata Silvana De Mari a firma di Militia Templi, il Popolo della famiglia, i Giuristi per la vita, la Veneto Autismo Onlus e i parroci di Poggibonsi. Tutto ciò mentre suo marito (anch'esso candidato con Adinolfi e beneficiaro di soldi pubblici) sostiene che l'omosessualità sarebbe un «disordine dell'orientamento erotico e mancata maturità sessuale».

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