Adinolfi usa Alfie Evans e Charlie Gard per la sua campagna shock: o ci voti, o ti uccideranno


Se Dio fosse malvagio e vendicativo anche solo la metà di come Mario Adinolfi ama dipingerlo, ci sarebbe da domandarsi come speri di poter giustificare dinnanzi a lui una vita fatta di odio e di mistificazione perpetrata nel suo nome.
La realtà oggettiva dei fatti è che la legge inglese si prefigge di difendere il diritto dei minori anche contro le pretese dei loro genitori qualora si debbano compiere scelte difficili in difesa della loro vita. Questo è il motivo per cui Alfie Evans e Charlie Gard sono stati tutelati e a loro è stata garantito il diritto ad una morte dignitosa. Adinolfi dice cdi non condividere quella tesi e giura che la sua idea di vita non contempli la dignità nella morte,. Lui avrebbe voluto infliggere un prolungamento dell'agonia ai sue bambini, incurante di come fossero incurabili, di come soffrissero e di come sarebbero morti naturalmente da tempo se non fossero stati attaccati a macchine incaricate di prolungare inutilmente la loro ineluttabile agonia.
Tralasciando le sue bufale su inesistenti "cure" o il suo attribuire a Dio ogni sua singola pretesa, l'unico tema in questione dovrebbe essere lo stabilire se sia doveroso tutelare la dignità della morte o se sia giusto torturare dei bambini perché l'integralismo definisce "vita" anche l'agonia di chi ha un sistema nervoso in decomposizione o di chi è morto cerebralmente al 70%.

Esce completamente da questi schemi la nuova campagna elettorale ideata dal partito di Mario Adinolfi, intenzionata a chiedere voti attraverso uno slogan inquietante: o voti Adinolfi o loro ti uccideranno.
Sul loro manifesto vengono risposti i volti dei tre neonati, utilizzati in barba alle leggi sul diritto alla privacy dei minori con evidenti finalità politiche e propagandistiche. Nella mistificazione che tanto piace ai fondamentalisti, si inventano un inesistente collegamento tra quei casi clinici e la contrarietà di Adinolfi al diritto per gli adulti nel poter avere voce in capitolo sul proprio fine vita.

Riproponendo la teoria adonfiniana secondo cui lasciar morire qualcuno significherebbe «ucciderlo», sui social network scrivono:



Una bugia che va oltre la menzogna, offendendo la vita, la dignità e la storia di bambini che i fondamentalisti sanno sciacallando e stuprando anche dopo la loro morte. a crociata di disinformazione che ha un unico scopo: sfruttare la paura per ottenere potere e garantire che Mario Adinolfi possa imporre la sua volontà agli altri. In fondo si propone come il maschio bianco e cristiano che imporrà ai bambini come debbano nascere, come debbano vivere, chi possano amare e come dovranno morire.

Inutile a dirsi, Adinolfi giura su Dio e sulla Madonna che Alfie e Charlie avrebbero voluto soffrire per il suo sadico piacere. Eppure, nonostante lui non si faccia problemi ad usare i loro nomi per il proprio profitto, nessuno può dirci se i due bambini inglesi siano stati felici nell'avere uno stato che li ha ttutelati dalle pretese di Adinolfi.
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