Il vescovo di Reggio Emilia si fa promotore del libro in cui l'omosessualità è descritta come una "malattia"


Il vescovo di Reggio Emilia, monsignor Massimo Camisasca, ha deciso si rinnegare pubblicamente la parole di Papa Franceso e di farsi promotore delle screditare "terapie riparative" che sono già costante la vita a numerosi adolescenti gay.
Il prelato ha accolto in pompa magna Daniel Mattson e si è fatto promotore di un libro in cui l'autore sostiene una tesi molto specifica: l'omosessualità è una malattia e la si può curare. Non pado di ciò, il prekato ha anche benedetto l'operato di Courage International, come «l’autentica risposta pastorale all’attrazione per lo stesso sesso». Il gruppo in questione è una setta di eterosessuali che cerca di convincere i gay che Dio li odierà se loro non sceglieranno di restare casti per tutta la loro vita dato che la sessualità spetta solo a Mario Adinolfi e alle molteplici mogli che si è portato nel suo letto.

Ne dà annuncio Costanza miriano prima di scrivere sulla sua pagina Facebook l'ennesimo sfottò contro chi osa oppori all'omofobia di cui lei si fa promotrice:



Non trovate anche voi che sia divertente deridere i bambini che sono vittima di bullismo omofobico attraverso attacchi a chi prega contro l'odio? Non vi state sganasciando dalle risate dinnanzi al suo costante uso del sentimento religioso come strumento di promozione del razzismo compiuto sulla pelle delle sue stesse vittime?
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