Torino. Prosegue la primavera arcobaleno dei sindaci virtuosi


Il Comitato Torino Pride fa sapere che la primavera arcobaleno dei Comuni continua con dieci sindaci della provincia di Torino. Molti altri siamo certi seguiranno registrando e trascrivendo i figli e le figlie delle coppie omogenitoriali che ne faranno richiesta. I sindaci che hanno già aderito sono Roberta Avola Faraci (Piossasco), Francesco Casciano (Collegno), Pacifico Banchieri (Caselette), Paolo Cugini (Gassino), Claudio Gambino (Borgaro T.se), Claudio Martano (Chieri), Paolo Montagna (Moncalieri), Maurizio Piazza (Beinasco), Fabrizio Puppo (Settimo T.se), Giampiero Tolardo (Nichelino). Da sempre attenti alle tematiche dei Diritti, non hanno avuto dubbi e dimostrano che le amministrazioni cittadine possono effettivamente fare la differenza.
«Da sempre vicino alle istanze di Famiglie Arcobaleno, il Coordinamento Torino Pride, che da tempo sollecita tutte le Istituzioni a fare la loro parte con responsabilità, attenzione e coraggio, dopo avere accompagnato la Sindaca della Città di Torino, Chiara Appendino in una decisione storica, applaude all’iniziativa della consigliera comunale torinese Maria Grazia Grippo che sta lavorando che sta lavorando con i sindaci, e con il supporto della segreteria metropolitana Pd, dei più importanti comuni del torinese. Non possiamo che essere felici della decisione assunta dai 10 primi cittadini di mettersi a disposizione di tutte le coppie omogenitoriali che faranno richiesta di regolarizzare la loro posizione genitoriale. Le nostre battaglie di civiltà e uguaglianza non finiscono qui e chiediamo a tutte le sindache e a tutti i sindaci di fare capire al Legislatore quanto alcune questioni siano da risolvere in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. La Società è pronta!».
Per questo motivo il Comitato Torino Pride invita a partecipare alla Festa delle famiglie in programma domenica 6 maggio. L'appuntamento è dalle 11.30, in piazza Carlo Alberto a Torino per la più grande e felice festa che mai si sia vista per non dimenticare mai che "i diritti dei bambini vengono prima di tutto".
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