Don Mirco insulta i gay perché non contribuiscono alla natalità. Lui avrà dato il suo contributo?


Pare che alcuni preti abbiano elevato l'omofobia a dogma di fede. In quella contraddizione che non li vede stracciarsi le vesti se due eterosessuali sposati non hanno figli, sui social troviamo il parroco di Gatteo Mare e Villamarina di Cesenatico pronto a scrive:



Se è tragicomico osservare come din Mirco parli di «esaltazione dell'omosessualità» dinnanzi ad un semplice atto che conferisce una quasi-parità di diritti alle famiglie gay, basterebbe seguire il suo ragionamento per domandarsi che se ne faccia la società di preti che scelgono il celibato...
A detta sua, chi non tromba va all'inferno e quindi il suo sperma sprecato in lascive fantasie sessuali dovrebbe garantirgli la dannazione eterna. Oppure, nel caso in cui il suo odio valga solo contro i gay, allra sarebbe dimostrato come le sue "alimentazioni" siano solo una scusa per il suo pregiudizio.
Seppur scontato, per dovere di cronaca va ricordato come don Mirco risulti il promotore delle Sentinelle in piedi di Cesena e un fiero seguace della Manif pour tous di Filippo Sararese.

Preoccupante p come questi proclami continuano a ringalluzzire il fronte omofobo, affamato di prelati che possano benedire il loro spietato odio contro il prossimo. Attraverso i soliti profili che troviamo osannare tutte le realtà legate al fondamentalismo cattolico, è tra insulti e fantomatici «amici gay» che riterrebbero l'omofobia una libertà di pensiero che leggiamo:



Non poteva mancare l'adinolfiniana che giura su Dio che lei, da eterosessuale amante dei peni maschili, sappia che l’omosessualità sarebbe una patologia psichica. C'è il tizio che mette in relazione la povertà e i pride in un atto finalizzato a creare contrapposizioni fittizie indirizzate all'odio. Ma c'è soprattutto un prete che scrive messaggi senza curarsi di come le sue "pecorelle" si sentano legittimate nel suo nome a chiamare «culattoni» i gay o a sostenere che la Cirinnà avrebbe «un ritardo mentale conclamato» solo perché sta dalla parte del prossimo e non contro.
Dinnanzi a persone che fanno a gara per sostenere che Dio li preferisca agli altri, la vera domanda è che futuro possa avere un cristianesimo che si affida a simili pastori? Negano l'esistenza di gay cristiani in nome di come Adinolfi dica loro che si debba essere amanti delle penetrazioni vaginali per poter essere credente (lui lo sarebbe molto perché ha ingravidato ben due mogli rigorosamente solo dopo averle sottomesse). Piagnucolano che gli stranieri abbiano una religione diversa dalla loro mentre agitano rosari e crocifissi quale giustificazione al razzismo. Davvero credono che Gesù avrebbe avuto un futuro se si fosse presentato al mondo dicendo: voi siete merde e io vi disprezzo? E allora perché loro vogliono porsi così solo perché si sono autoproclamati più graditi a Dio nel nome dei loro amplessi?
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