Il protagonista è gay: l'India mette al bando "Tuo, Simon"


I fondamentalisti religiosi non hanno problemi quando ai bambini si mostrano stupri o violenza, ma poi si stracciano le vesti se il protagonista di un film è gay. È questo il motivo per cui la commedia "Tuo, Simon" era stata vietata ai minori di 21 anni a Singapore o per cui non è uscita nei cinema indiani il 1° giugno scorso come da programmi. All’ultimo minuto, infatti, la Central Board of Film Certification (CBFC) ha deciso di bandire la pellicola dalle sale del Paese.
Immediate sono scattate le proteste degli attivisti, i quali osservano che «l’India è considerata un Paese progressista ma non ha ancora programmato l’uscita al cinema di Tuo, Simon nonostante il film sia stato diffuso in quasi tutto il mondo. Sono passati più di 2 mesi e la comunità LGBT + ha pazientemente aspettato un film che dà una chiara rappresentazione della comunità. L’India non ha mai avuto una potente rappresentazione dei suoi cittadini lgbt+. Sebbene non sia Bollywood, questo film potrebbe non solo incoraggiare i ragazzi lgbt a farsi coraggio, ma anche educare i genitori su cosa significhi essere gay, lesbiche, bisessuali, ecc. Questo film potrebbe avere un enorme impatto sulla percezione del Paese su cosa significhi far parte della comunità lgbt+».
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