Mentre Provita promuove l'Ungheria quale patria del cristianesimo, Orban punirà chi darà cibo agli affamati


Il presidente di Provita Onlus, il signor Toni Brandi, ha più volte dichiarato di ritenersi «un cristiano». Nel nome di Dio, giura che la sua organizzazione integralista abbia «a cuore la vita e la famiglia» e che sarebbe solo per quel motivo che ama promuovere le screditate teorie di Nicolosi che sono già costate la vita di numerosi adolescenti a lui sgraditi oltre a battersi affinché ad alcune famiglia sia negata pari dignità. Riguardo ai loro figli, esige siano resi orfani di genitori in vita quale forma di ritorsione contro la persone che non sono conformi al suo modello unico.

La sua organizzazione ama occuparsi di politica e ama sostenere che ogni cristiano abbia il dovere morale di aderire anima e corpo alle ideologie promosse da personaggi come Viktor Orban. Solo due settimane fa, scrivevano:

L’Ungheria del presidente Víktor Orban difende la famiglia e promuove la natalità. Le politiche adottate dal governo magiaro, come abbiamo scritto varie volte, sono efficaci e dovrebbero essere prese a modello dagli altri Stati membri dell’Unione europea. E invece accade che Orban, in quanto conservatore fedele alle tradizioni cristiane del suo Paese, viene fatto oggetto di riprovazione e considerato una sorta di dittatore. Follie di questa Europa votata al suicidio…

L'organizzazione di Brandi pare apprezzare tantissimo anche un governo che sancisce che i bambini sono cose da donne ed è la femmina che ha il dovere di sacrificare la propria carriera per crescere la prole ed occuparsi della casa mentre il marito può continuare a farsi i fatti suoi.
Infatti è premettendo che la donna debba occuparsi dei figli e non certo un uomo che ha il diritto divino di poter trovare la cena pronta in tavola quando torna a casa dopo il calcetto, nel medesimo articolo aggiungono:

In secondo luogo viene tutelato e garantito il lavoro femminile. Tra le altre cose, il Codice del Lavoro ungherese, grazie alle riforme di Orban, fa in modo che le lavoratrici mantengano la possibilità di lavorare mezza giornata finché il bambino non abbia raggiunto i 3 anni, o fino ai 5 se si tratta di famiglie numerose.

Nella terra che Toni Brandi ha ripetutamente promosso come un obiettivo a cui ambire (a suo dire, patria del cristianesimo) capita che il governo voglia rendere reato qualunque aiuto venga fornito ai migranti ritenuti "illegali". Anche offrire loro del cibo sarà un crimine.
Gesù incitava a dare da mangiare agli affamati, Brandi giura che quella richiesta fosse sbagliata. Nel suo "cristianesimo" i rosari vanno recitati sui confini degli stati contro il prossimo, sperando che si possa fare la guardia al proprio orticello senza curarsi di chi muore a due passi di distanza.
1 commento