Nei fatti, Salvini afferma che la vita è un bene relativo, inferiore al valore della proprietà


Fontana e Salvini criticano l'aborto e l'eutanasia, dicendo che la vita debba essere ritenuto un bene assoluto. Eppure propongono di garantire l'impunità per chi uccide un ladro che entra in casa. Di fatto, affermando che per loro la vita è un bene relativo, inferiore al valore della proprietà.

E se ministro della famiglia dice di non riconoscere l'esistenza di alcune famiglie, dal processo Cucchi bis spuntano altri verbali falsificati. A capo della polizia c'è quello stesso Salvini che insultò la sorella della vittima, dicendole che «si dovrebbe vergognare, fa schifo» perché chiedeva giustizia.

Non va meglio sul fronte della trasparenza. Salvini dichiara che «"A casa loro sarà una delle nostre priorità» e che ««Mi sono confrontato con il nuovo presidente del Consiglio - ha aggiunto -, gli ho chiesto di prestare attenzione ai quei 5 miliardi di euro che anche quest'anno sono destinati al mantenimento dei richiedenti asilo: vorrei dargli una bella sforbiciata, mi sembrano un po’ tantini».
Peccato che quelli siano soldi europei e, nonostante il suo assenteismo, da europarlamentare Salvini dovrebbe sapere non solo che garantire integrazione è a vantaggio dell'Italia, ma anche che quei fondi vanno restituiti all'Europa se non investiti per la loro finalità. Ammesso che Salvini non voglia rinunciare ai soldi europei, le sue parole paiono il solito tentativo di compiacere l'elettorato razzista attraverso promesse populiste che non potranno mai avere un seguito.
Commenti