Spagna, undici donne e due gay dichiarati nel nuovo governo di Sánchez


Mentre il governo Salvini-Conte-Di Maio conta 18 ministri di cui solo cinque donne e almeno due omofobi, molto diversi sono i numero della Spagna. Il premier Pedro Sánchez ha infatti formato una squadra di governo che conta 11 donne su 17 ministri e presenta anche due gay dichiarati (l'ex giudice della Corte nazionale Fernando Grande-Marlaska che sarà ministro dell'Interno e Huerta Hernández che siederà alla Cultura).
Matteo Salvini giurò sul Vangelo durante un comizio elettorale a Milano, incurante di come i Vangeli dicano espressamente di non giurare. Sánchez è stato il primo premier spagnolo a non aver giurato con in mano una Bibbia e un crocefisso, in un gesto a tutela del principio di laicità dello stato. La sua è una visione molto diversa da quella del lighista Pillon, il quale ha approfittato della discussionesulla fiducia al governo per promettere che la sua Lega imporrà agli italiani la sua peculiare idea di "cristianesimo" (la quale, ovviamente, non terrà conto dell'invito all'accoglienza di Gesù, né l'amore verso un prossimo che non sia ostentatamente eterosessuale e con genitori di nazionalità italiana).
Dopo i due Governi Rajoy, in Spagna al potere il partito che nel lontano 2005 fu così lungimirante da introdurre il matrimonio egualitario per mano di José Luis Rodríguez Zapatero ed oggi pare pronto a scrivere una nuova pagina sulla pari dignità delle donne. In Italia c'è da pregare che non ci vogliano far tornare al Medioevo.
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