A Bologna si parla di migranti. La leghista ripete gli slogan di Salvini e se ne va senza ascoltare la replica del vescovo


Era stato annunciato come un dibattito sul tema dei migranti, ma la senatrice leghista Borgonzoni se n'è andata non appena finito di ripetere a pappagallo gli slogan di Matteo Salvini. Ancora una volta la Lega dimostra di fregarsene altamente di cosa pensi quell'83% di elettori che non li hanno votati e che oggi sono ostaggi delle loro politiche.
La voce che la leghista ha deliberatamente ignorato è quella del Vescovo di Bologna, il quale ha raccontato solo ai presenti (ma non alla senatrice che diceva di dover prendere il treno) che «le Ong non sono complici degli scafisti e i bambini si salvano».
Sempre nel disinteresse dei leghisti, don Matteo Zuppi ha anche aggiunto: «Ci sono Ong ingenue? Questo è un altro discorso. Ma se stanno lì è perché c'è un problema, non per convenienza. Se poi ci sono state delle scorrettezze, è giusto che ci siano delle inchieste. Ma credo che non dobbiamo mai rinunciare a quell'intervento umanitario. Se uno sta in mezzo al mare va soccorso, è legge, non c'è niente da fare». L'arcivescovo dice anche che «è giusto che il nostro Paese non si faccia carico della situazione da solo, una risposta unitaria dell'Europa è necessaria. Ma mai sulla disperazione di qualcuno. Anzi, saremmo più forti a chiedere il coinvolgimento degli altri Paesi difendendo la vita di chiunque».
La soluzione già esisterebbe anche se non pare gradita alla Lega. Secondo il prelato i corridoi umanitari sono «l'unica risposta praticabile e condivisibile da tutti». Ha spiegato che gli allarmismi «generici o scientifici o quelli fatti a uso e consumo non servono. Anzi avvelenano, confondono, inquinano e ci fanno vedere non più un bambino che muore, ma un profugo. E questo per un cristiano è inaccettabile. Bisogna uscire da questa logica».
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