Mentre Salvini gioca a fare il bullo con i disperati, i veri terroristi se ne stanno in hotel


Secondo il ministro leghista Matteo Salvini, è chiudendo i porti ai disperati e twittando insulti a chi salva vite umane che lui, il "capitano" come esige di essere chiamato, aumenterà la sicurezza contro il terrorismo. È stato persino capace di sostenere che una capotreno che insulta gli zingari con l'altoparlante del convoglio debba essere «premiata con una medaglia» perché lui sostiene che quell'atto razzista avrebbe garantito «la sicurezza dei viaggiatori». Evidentemente non è mai salito a bordo di un convoglio di Trenord e non sa che il problema della sicurezza non è certo chi fa accattonaggio...

Ma mentre nella sua dialettica è il razzismo che garantirebbe sicurezza, nella vita reale i terroristi se ne stanno in alberghi di lusso. Stava infatti facendo tranquillamente colazione all'hotel Sebino di Sarnico il presunto terrorista internazionale El Mahmoudi Lahbib, 65 anni, di nazionalità belga, ricercato per crimini commessi tra il 1990 e il 2000. Fermato dalle forze dell'ordine, era tranquillamente entrato in Italia per farsi le vacanze. È accusato di reati di attentato alla sicurezza dello Stato, partecipazione ad associazione terroristica, triplice omicidio e violazione della legge sulle armi ed esplosivi, nonché di associazione criminale finalizzata alla commissione di atti di terrorismo.
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