Presidenza Rai, la Commissione di Vigilanza boccia la nomina di Foa


Marcello Foa, il sovranista anti-gender, no-vax, no-euro ed ultrà di Putin non sarà il nuovo presidente della Rai così come Matteo Salvini avrebbe voluto. La sua candidatura è stata bocciata in Commissione di Vigilanza, con Pd, Leu e Forza Italia contrari alla nomina.
Decade così il suo ruolo, dopo l'approvazione di ieri da parte del cda. La legge prevede infatti che sia richiesto il parere vincolante della Vigilanza a maggioranza di due terzi (quindi 27 voti su 40) per la ratifica. Foa potrà comunque guidare provvisoriamente il cda in quanto consigliere anziano.

Nelle scorso ore i fondamentalisti della CitizienGo di Arsuaga, guidati in Italia da Filippo Savarese, avevano iniziato a raccogliere firme per chiedere il sostegno della candidatira dato che, a detta loro, quella nomina sarebbe stata «un'occasione storica» per piazzare un loro alleato in una posizione di potere. Dicevano di aver apprezzato il suo sostenere che la televisione pubblica avrebbe dovuto promuovere il "family day" di Massimo Gandolfini, così come lodavano gli articoli in cui il giornalista si diceva convinto dell'esistenza di un fantomatico «gender» che permetterebbe di «scegliere se essere maschi o femmine».
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