Il senatore Pillon sostiene che non serve approvare le leggi dato che la Lega farà comunque ciò che vorrà. A detta sua, vieterà l'aborto e costruirà moschee


La politica italiana ha preso una brutta china. Se Matteo Salvini vuole schedare i rom nonostante la Costituzione vieti espressamente ogni distinzione di razza, Davide Casaleggio invita a fare a meno del Parlamento mentre Luigi Di Maio sostiene che «se la democrazia rappresentativa fallisce va sostituita con qualche altra cosa».
In atto pare ci sia anche una ridefinizione del concetto di diritto umano, con i senatori leghisti che assicurano inseriranno dei precisi distinguo che permetteranno di modificare le leggi volute dal popolo. Lo annuncia il senatore Simone Pillon dalle pagine de La Nuova Bussola Quotidiana. L'occasione erano le critiche rivolte alla Lega dall'integralismo cattolico, con il solito Tommaso Scandroglio che non aveva gradito l'astensione della lega sulla costituzione di una commissione parlamentare sui diritti umani.

Qualche giorno fa, sostenne che «la precedente Commissione operava a senso unico –un senso che guardava solo a sinistra– e che i soli diritti umani oggetto del suo impegno erano quelli dettati dall’agenda del politicamente corretto: pena di morte nel mondo, la tutela dei diritti fondamentali del fanciullo, il cyberbullismo, la lotta alla tratta degli esseri umani, la battaglia contro le discriminazioni, l'omofobia, la xenofobia».
Se c'è da rimanere basiti dinnanzi a chi sostiene che quei diritti darebbero "di sinistra", Fratelli d'Italia ha chiesto che la nuova commissione si occupasse di «diritti dei nascituri, della tutela della vita dal concepimento alla morte naturale». Insomma, niente fine vita perché al sedicente cristiano piace un'innaturale agonia e niente possibilità di abortire a sfregio della volontà espressa dal popolo in due diverso referendum.
Il partito di Giorgia meloni voleva anche un esplicito attacco ai bambini nati mediante maternità surrogata perché, secondo la Raiuti, si tratterebbe di «una pratica che sfrutta il corpo delle donne e che genera anche la più odiosa delle discriminazioni, quella dei ricchi contro i poveri, di quelli cioè che si possono permettere di affittare l'utero di una donna povera contro quelli che non possono. Si tratta dunque di una pratica da vietare, a nostro avviso, come criminale mercificazione, come reato».
Tralasciando la semplificazioni propagandistiche che negano come a FdI non sia mai fregato nulla degli etero che andavano in Russia o in India da donne povere ma ce l'hanno a morte con i gay che vanno in Canada dove è vietato qualunque passaggio di denaro (alla faccia dei poveri che vengono pagati!), forse bisognerebbe vietare anche l'adozione dato che un ricco Gandolfini può adottare una qualche manciata di figli e un povero sodato non potrà fare altrettanto. Insomma, siamo alle barzellette.
Ma non è finita qui, perché Fratelli d'Italia ha lamentato che «manca ancora completamente il diritto alla libertà religiosa e di culto perché manca completamente nelle attività svolte il riconoscimento delle persecuzioni dei cristiani nel mondo, contro i sacerdoti, contro i fedeli e contro le chiese. Non c'è percezione del clima di intolleranza e di odio che esiste nel mondo contro la fede cristiana». Detto da un partito che promuove odio contro le altre confessioni religiose, che cerca di impedire la costruzione di luoghi di culto non cattolici e che distribuisce presepi e crocefissi al solo fine di offendere chi ha altre credenze, siamo davvero oltre l'assurdo.
Le modifiche proposte sono state rigettate dai voti di Pd e Leu, con l'astensione di Lega e M5S. Da qui la furia del fondamentalismo cattolico.

Ed è qui che entra in gioco Simone Pillon, ossia l'uomo di Massimo Gandolfini che siede fra i banchi della Lega di Matteo Salvini. Rivolgendosi «all’amico Tommaso Scandroglio», afferma che «la mozione istitutiva della commissione era stata sottoscritta dai capogruppo della Lega e del movimento 5stelle unitamente ai capi di tutti i gruppi parlamentari dopo esser stata accuratamente depurata di ogni inflessione ideologica. Il rischio infatti che si impiegasse la commissione come rullo compressore per aggredire le politiche del governo in tema di immigrazione o peggio per legittimare sciocchezze gender era elevato. La pregressa esperienza, con la presidenza affidata a Luigi Manconi (uomo del PD che non esitò a impiegare la commissione per scopi ideologici), poneva serie ipoteche sulla vicenda, tanto da consigliare alcuni di valutare la soppressione della commissione».
Insomma, nonostante siedano al governo anche se l'83% degli elettori non li abbia votati, le sue decisioni sarebbero colpa del Pd. Le decisioni del Pd sarebbero state «ideologiche» senza che si dia una motivazione all'affermazione e c'è il rischio che si potasse dare dignità chi è vittima della sua propaganda d'odio o che il governo potesse scegliere l'accoglienza predicata da Gesù. Sia mai! A Pillon fa schifo l'invito all'accoglienza dei Vangeli (anche se poi sa a memoria il Levitico e le pagine di Paolo che invitano le donne alla sottomissione). Poi aggiunge:

Per non buttare bambino e acqua sporca e per impedire strumentalizzazioni di sorta dunque si è preteso, in fase di stesura del testo, che il riferimento ai “diritti umani” fosse lasciato privo di ulteriori declinazioni.
La posizione della Lega sul punto è stata tuttavia molto chiara: nell’intervento in rappresentanza del gruppo, affidato alla senatrice Maria Gabriella Saponara, venivano chiaramente declinati i diritti umani cui la Lega intende dare priorità: li elenco nuovamente a beneficio dei più pigri:

il diritto a nascere,
il diritto a crescere con la propria mamma e il proprio papà,
il diritto a non emigrare,
il diritto a professare liberamente la propria fede

Praticamente Pillon sostien che la Lega vieterà l'aborto, imporrà distinguo sui genitori, danneggerà quel 15% di famiglie mono-genitoriali che già oggi esistono in Italia e permetteranno la costruzione di moschee (sempre che non intenda che l'unica fede liberamente processabile sia la sua, contraddicendo apertamente i principi della Costituzione)

Si passa così a sostenere che Fratelli d'Italia abbia tramato contro Salvini dato che la lega non può avere piena libertà di imporre tutto ciò che vuole dato che c'è la rottura di quel partito che ha ottenuto la maggioranza dei voti:

Durante la discussione è tuttavia intervenuto, in modo palesemente strumentale, un ordine del giorno di Fratelli d’Italia che aveva l’unico scopo di predisporre un tranello alla maggioranza di governo, costringendo la Lega a votare a favore e lasciando i 5 stelle davanti al bivio di spaccarsi ovvero di votare contro. Il meccanismo tecnico-parlamentare era un classico della politica di piccolo cabotaggio delle opposizioni, ma non si stava trattando di prosciutti o autostrade: il tema era quello dei diritti umani, e impiegare – come si è fatto – i principi non negoziabili per questo genere di trucchetti non è stata un’idea particolarmente nobile. La notizia del giorno, non sarebbe stata infatti “approvato ordine del giorno di Fratelli d’Italia”, ma “la maggioranza si spacca sui valori”.

Pillon spiega così che il voto non era importante dato che loro fanno quello che vogliono senza bisogno di sottostare alle regole democratiche:

Detto questo, credo sarà del tutto plausibile che la presidenza della commissione diritti umani, seguendo l’esempio del PD nella scorsa legislatura, sia affidata a senatore della maggioranza, con quel che ne consegue in termini di attività pratica della commissione. Il tutto con buona pace di Bonino, Soros e compagni, che vedono allontanarsi il miraggio di una ulteriore strumentalizzazione, anche questa volta in chiave anti-Lega, dei valori e dei principi di umanità.
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