Gianfranco Riparte dalla Lega per fondare il suo movimento. Obiettivo: ripristinare la Serensissima repubblica contro il potere massonico


Una volta rottamato Mario Adinolfi, il fondamentalista Gianfranco Amato pare interamente concentrato sulla promozione della Lega di Matteo Salvini. Tra i prossimi appuntamenti sarà relatore di un convegno contro i migranti a firma del Carriccio che si svolgerà in un agriturismo di Alberese di Grosseto alla presenza del sottosegretario di Salvini (il leghista Stefano Candiani). Amato affiancherà poi integralisti come Maurizio Blondet e Diego Fusaro in convegni per la promozione del nazionalismo attraverso il suo proverbiale terrorismo psocologico (a detta sua, se la sua "etica" non verrà imposta per legge, arriveremo a «tollerare le manipolazioni genetiche). Annuncia anche un imminente tour che lo vedrà in coppia con Povia per sostenere i separatisti della Serenissima (guardacaso proprio mentre l'associazione leghista Lombardia-Russia organizza proprio in quei territori dei convegni per santificare i separatisti armati ucraini).
A tratti ilare è come dalla sua pagina Facebook si scagli contro quello che lui definisce «frenocomio chiamato giustizia italiana» in merito ai 49 milioni di euro sottratti agli italiani dalla Lega, deliziandoci con curiose teorie sul fatto che non bisognerebbe chiederne la restituzione a chi li ha rubati ma a chi è stato pagato con quel denaro. In altre parole, se voi rubaste mille euro per spenderli in un viaggio, lui sostiene che bisognerebbe requisirli all'agenzia di viaggi senza distirbarvi mentre ve li godete prendendo il sole.
Pare comunque curioso che un avvocato pare non sapere che se Salvini si costituì contro Bossi significa che ben sapeva che non avrebbe dovuto spendere denaro che lui stesso ammetteva fosse di provenienza illecita, così come grave è che un avvocato attacchi la magistratura definendola un «frenocòmio» (ossia un silo per alienati, un manicomio).

In alcuni video che lo ritraggono in macchina insieme a Nicola Pasqualato e Maria Chiara Nordio, Gianfranco Amato spiega di voler mettere a frutto la rete omofoba dei suoi convegni passati per la creazione di quello che lui chiama «Il movimento». Un nome che, guardacaso, è lo stesso del partito populista, antieuropeista e nazionalista che Steve Bannon intende presentare alle europee del 2019 e che proprio nei giorni scorsi ha già ricevuto l'adesione di Matteo Salvini.
In altri messaggi, Amato sostiene che Vicenza non si trovi in Italia ma nella «Serenissima Repubblica di Venezia» e che lì vivano «imprenditori vessati dalle banche» che grazie al suo movimento troveranno «aiuto alle famiglie in difficoltà per scongiurare i rischi di suicidio troppo frequenti e censurati dai mezzi di informazione gestiti dal Potere massonico».
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