Vittoria, banda criminale insultava e picchiava selvaggiamente i gay per rapinarli. Altri due arresti

Il loro piano criminale faceva leva sull'omofobia e su chi ha paura a vivere alla luce del sole la propria omosessualità. Un gruppo di rapinatori di Vittoria e Acate adescava giovani gay e li portava in un parcheggio della zona industriale di Vittoria con la scusa di volersi appartare con loro. A quel punto sputavano i complici e la banda criminale derubava i malcapitati dopo averli massacrati di botte. Il pestaggio veniva accompagnato da insulti di matrice omofoba: «Gente come te mi fa salire il sangue alla testa». «Pezzo di finocchio». «Frocio».
Le vittime accertate hanno riportato lesioni guaribili tra 7 e 30 giorni. Difficile è capire in quanti non abbiano denunciato le violenze subite per timore di doversi dichiarare gay.
Dopo i primi tre arresti effettuati ad agosto, la polizia di Ragusa ha ora messo le manette ai polsi di altri due malviventi, uno dei quali era minorenne all'epoca dei fatti. Dalle intercettazioni telefoniche emerge che i due progettassero di scappare all'estero, sapendo che dopo i primi arresti le forze dell'ordine sarebbero riuscite a risalire anche a loro.


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