La pericolosa deriva della propaganda di Fratelli d'Italia. Per loro i gay hanno l'aids e gli immigrati portano contagi


La teoria del piano inclinato ci suggerisce che se mettiamo una pallina su un piano inclinato, la pallina comincerà a scendere e, per quanto impercettibile sia l’inclinazione, inizia correre e correre sempre più veloce. Fermarla sarà impossibile. È questa la teoria su cui si fonda la propaganda integralità e di estrema destra, basata sul lanciare affermazioni sempre peggiori della precedente secondo uno schema per cui l'aumento della ferocia è sufficientemente impercettibile da non essere colta dalla popolazione pur andando irrefrenabilmente nella direzione da loro voluta.
Solo pochi anni fa, Giorgia Meloni sarebbe stata internata se si fosse alzata in piedi  sbraitare che lei pensa che i gay siano malati mentali. Oggi il suo giornale lo può scrivere nero su bianco senza che la cosa faccia più scalpore, tanto tra i deliri di Adinolfi e l'odio delle Sentinelle in Piedi, la gente è ormai abituata a vedere quella minoranza al centro di invettive. Non solo. In quel medesimo articolo il partito di Giorgia Meloni dichiarò anche che i gay debbano essere visti come una minaccia sanitaria, anche in quel caso senza provocare scandalo dato che si trattava delle solite invettive della solita Silvana De Mari. Ma intanto la cosa viene detta e dato che nessuno protesta la prossima volta potranno dire di peggio.
Eppure il paradigma offerto ai loro elettori è di una gravità inaudita, dato che Fratelli d'Italia sta proponendo l'equazione per cui "gay" equivale ad "aids" e "immigrazione" significa "malattie".

Se la prima equazione la si può estrapolare dall'aberrante articolo in cui il Secolo d'Italia si è messo a sostenere che i gay necessitino di una «diagnosi» dato che la loro Silvana De mari giura su Dio che possano essere «guariti», nel secondo caso siamo dinnanzi alle evidenze che si possono trarre dallo sciacallaggio del bambino di due anni morto a Sarno a causa della meningite. Carmela Rescigno, responsabile del Dipartimento Sanità di Fratelli d’Italia, ha diramato un comunicato stampa in cui afferma: «Il legame tra insorgenza della meningite e flussi migratori incontrollati non risulta scientificamente dimostrato. In ogni caso per le patologie a diffusione aerea è noto che i fattori di certo rischio espositivo sono rappresentati dalle disagiate condizioni alloggiative di vita con permanenza in luoghi chiusi con insufficiente rapporto aereo illuminanti e sovraffollati. Pertanto il dipartimento Sanità di Fratelli d’Italia ha costituito una consulta regionale di medici che stanno elaborando un percorso di informazione ed educazione sanitaria in collaborazione con le amministrazioni locali della provincia di Napoli e di Salerno per sensibilizzare italiani e immigrati al rispetto delle norme igieniche in modo da ridurre il rischio contagio».
La sua dialettica si basa sull'inserire slogan all'interno del testo, sostenendo senza argomentazioni che lei veda «flussi migratori incontrollati» anche se ciò non ha nulla a che fare con la morte della bambina che sta usando per promuovere razzismo. Non solo. Non si capisce neppure perché si metta a fare distinzioni tra italiani e stranieri anche se non esiste alcun motivo di una simile separazione, come lei stessa ammette. Eppure nella sua ammissione non manca di mettere comunque in fila le «parole meningite» e «flussi migratori» anche se non ci è alcuna provata relazione tra le due cose. Lo dice anche lei, ma lo dice attraverso la formula «non risulta scientificamente dimostrato», quasi come se volesse far intendere che forse la relazione c'è ma non è stata dimostrata.
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