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Mozione della Lega: «Bisogna togliere i figli ai gay perché mettono in serio pericolo lo sviluppo individuale, sociale e psicologico del minore»

«È inaccettabile che si continui a fare propaganda sulla pelle dei più piccoli che non possono e non devono mai essere catalogati come bambini di serie A e bambini di serie B. I toni da campagna elettorale sono un modo facile per evitare di affrontare seriamente un tema prioritario e sviliscono la discussione che deve tenere sempre al centro l’interesse del bambino. La giurisprudenza si è espressa e ha dichiarato illegittimo il divieto di iscrivere nei registri i bambini concepiti con tecniche di procreazione medicalmente assistita da coppie dello stesso sesso. La Corte Costituzionale ha sancito che il preminente interesse del minore è l’unico principio che deve guidare le scelte in materia di status familiare. È ora che anche le forze politiche si facciano guidare dallo stesso preminente interesse». Così Monica Forte, consigliera regionale del M5S Lombardia, ha commentato il deposito di un’interrogazione della Lega Nord contro la genitorialità.

La Lega torna dunque a ribadire che la loro politica si basa sul'omofobia e il disprezzo di qualunque famiglia non sia formata da un eterosessuale alla Matteo Salvini che possa dar prova di aver collazionato ex-mogli, fidanzatine e amanti. Ed è con un testo imbarazzante che i leghisti hanno rinnovato la loro crociata contro l'omogenitorialità, basata sul sostenere che i bambini abbiano la necessità «psicologica» di essere strappati ai loro genitori per essere consegnati a famiglie eterosessuali.

In un testo da vomito, i consiglieri leghisti affermano:

I sottoscritti Consiglieri regionali,
premesso che:

considerato che:

considerato inoltre che:

ritenuto che:

interrogano la Giunta regionale per sapere

se l'Assessore competente per materia non ritenga opportuno avviare una interlocuzione con Anci allo scopo di acquisire informazioni circa le richieste e le effettive iscrizioni anagrafiche di bambini avanzate da coppie dello stesso genere pervenute presso i comuni lombardi, anche al fine di valutare l'aderenza delle iscrizioni medesime ai profili di legittimità.

A sostenere che sia in difesa dei minori che i bambini devono essere sottratti alle cure dei loro genitori e debbano essere resi orfani al solo dine di compiacere il fondamentalista Massimo Gandolfini, troviamo come primo firmatario Federica Epis. E non sembra un caso che il testo citi i ritornelli dei gruppi integralisti e neofascisti senza mai citare alcuno studio scientifico, forse ben sapendo che la scienza dice il contrario e che è la propaganda a cercare di far percepire come "verità" una bugia attraverso l'ossessiva ripetizione di slogan che fanno leva sul pregiudizi e sull'abitudine.

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