Salvini: «I migranti sono una risorsa per le tr*ie»


Se quello della fotografia fosse vostro figlio, probabilmente fareste qualunque cosa pur di cercare di dargli un futuro. ma dato che quel bambino non è il figlio di Matteo Salvini, il leader leghista pare nona vere alcuna remora nel cercare voti sulla sua pelle, promettendo che lui farà qualunque cosa gli sarà possibile pur di impedire che possa vivere o lavorare nella legalità.
È questo il volto di un'Italia disumanizzata in cui i populisti stanno cercando di mettere i poveri contro i disperati attraverso una strenua promozione della paura, spesso raccontando loro che la torta non può bastare per tutti e quindi è necessario scagliarsi contro il prossimo per accaparrarsi quanto più è possibile. Intanto si salvano le banche ci cui il premier è azionista, si regalano condoni agli evasori e qualcuno si sta godendo i 49 milioni di euro che la Lega ha illegalmente sottratto al popolo italiano.

A mostrarci il degrado culturale e morale in cui pare ormai essere precipitato il nostro Paese è un ruolo di ministro degli interno che è stato affidato ad un tale che nel novembre del 2016 pubblicava sulla sua pagina Facebook un video in rideva sguaiatamente mentre raccontava che i migranti sarebbero «una risorsa» solo per «le tr*ie».
Se lui la butta sull'odio, la sua propaganda viene smentita dai fatti. In Veneto si sta assistendo alla chiusura di aziende che non trovano dipendenti disposti a svolgere lavori umili, eppure probabilmente ci sarebbe stata una fila di migranti disposti ad accettare quelle mansioni se solo Salvini non glielo avesse impedito per legge. La legge leghista sull'immigrazione vieta ai richiedenti asilo di poter lavorare, così come impedisce ai clandestini di poter regolarizzare la propria posizione. Il tutto mentre il cosiddetto «decreto sicurezza» voluto dal leader leghista infliggerà ulteriore insicurezza attraverso la creazione di nuove forme di clandestinità dettate dall'abbattimento di qualunque forma di protezione umanitaria. Quanto basta per poter sostenere che è proprio Salvini a volere che gli stranieri siano obbligati ad essere risorse per chi sfrutta il lavoro nero, per chi schiavizza i più deboli o per una malavita organizzata che potrà disporre di un sempre maggior numero di disperati da poter reclutare, evidentemente certo che lui debba adoperarsi per far sì che gli stranieri siano un problema se vuole continuare a raccattare voti attraverso le sue costanti esternazioni razziste.

Tornando alla fotografia di apertura, la domanda nasce spontanea: vorrete stare con quei padri che farebbero di tutto pur di cercare di assicurare un futuro ai propri figli o con va in giro a denigrare chiunque non sia sé stesso nella speranza che il totale compiacimento di ogni più perversa forma d'odio possa portargli un profitto personale?

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