La consigliera De Marchi minacciata in diretta tv: «Sgozzate quella cagna comunista e parassita»


«Sgozzate quella cagna comunista e parassita». È questo il messaggio che è stato recapitato a Diana De Marchi, consigliera comunale del Pd di Milano, durante un talk-show in diretta sull'emittente lombardia di ispirazione cattolica Telenova, affiliata al gruppo editoriale San Paolo.
Uno spettatore ha così reagito alle sue posizioni sul caso Diciotti, infastidito da chiunque osi contrastare il volere di Massimo Salvini riguardo alla necessità di spogliare i migranti dai loro diritti umani al fine di cercare consensi popolari deportandoli in lager libici o impedendo il loro salvataggio in mare.

A denunciare l'accado è stata la stessa consigliera che, dalla sua pagina Facebook, spiega:
Lunedi scorso, mentre partecipavo ad una trasmissione televisiva a Telenova, è arrivato alla giornalista Adriana Santacroce un messaggio molto grave contro di me. Stavamo discutendo del processo a Salvini ed è arrivato questo ‘Sgozzate quella cagna comunista e parassita’. La Digos sta già facendo le opportune verifiche. Dopo averci riflettuto a lungo ho deciso di denunciare anche pubblicamente la cosa, perché è necessario fermare immediatamente ogni forma di violenza, anche verbale, sempre più diffusa nei social, soprattutto contro le donne, e pericolosamente incline a degenerare in aggressione fisica. In questo momento storico, e lo dico con tristezza, sono spesso proprio i politici – ministri, parlamentari ecc. – a usare un linguaggio aggressivo, violento, a sfondo xenofobo o peggio razzista, contro le minoranze e gli avversari. Non possiamo stupirci se poi qualche mente debole o esaltata, influenzata da tale deriva verbale, cerca di passare dalle parole ai fatti. Richiamo dunque chi spesso trascende nei suoi discorsi e nei suoi messaggi a un maggior senso di responsabilità.

Già tre anni fa, sempre durante una diretta televisiva, la De Marchi fu vittima di ingiurie da parte dell'avvocato Carlo Taormina. Mentre si discuteva di immigrazione, il candidato di estrema destra gli gridò in faccia: «Vai a farti stuprare se ti piace l'integrazione. Fai le corna a tuo marito e fatti ingravidare».
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