Alba. Raccolsero firme contro il decreto sicurezza di Salvini, il cinema gli nega la sala per il festival lgbt


Tutto pareva ormai deciso e mancavano solo le firme finali, ma il cinema "Cine4 Cityplex" ha deciso di negare l’affitto della sala in cui si sarebbe dovuto tenere la quarta edizione del festival lgbt "Prospettive".
«Ancora discriminati dopo anni di attivismo sul territorio», lamenta il Collettivo De Generi. «Nei giorni scorsi abbiamo telefonato per l’ultima conferma ricevendo un no come risposta. Preferiscono non ospitare il Collettivo per ragioni “politiche”, drammatico déja-vu di quanto ci era già accaduto con il cinema Moretta nel 2016, censura che riteniamo estremamente grave».
La società che gestisce il cinema "Cine4 Cityplex" di Alba nega ogni discriminazione, sostenendo che la loro decisione sia legata alle contestazioni delle leggi razziste di Salvini da parte del collettivo: «La proiezione del film non è un problema per noi, ma il Collettivo ha un chiaro indirizzo ideologico politico, come la recente raccolta firme contro il decreto Sicurezza. La nostra linea, essendo un'azienda privata che lavora a contatto con un pubblico variegato, è non far entrare la politica nelle nostre sale. Per questo abbiamo preferito dire di no».
A tali parole, De Generi replica: «La petizione, chiusa da alcuni giorni, non è mai stata nominata con i proprietari del cinema. Se il problema non sono le tematiche Lgbt, ma la nostra opposizione al decreto Sicurezza e le nostre idee politiche, riteniamo la presa di posizione altrettanto grave. Ci urta renderci conto che, dopo più di quattro anni di attività sul territorio albese, il nostro Collettivo sia ancora percepito con sospetto e diffidenza. Ci altera non poter accedere a luoghi e spazi grazie ai quali potremmo comunicare con un pubblico più ampio e condividere informazioni e contenuti che difficilmente arrivano con i canali tradizionali».
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