Fiani denunciò i patrocini ai Pride, ora incassa il patrocinio del Comune di Arezzo per il suo comizio "La dittatura del pensiero unico" con Gianfranco Amato


Pare incredibile che il Comune di Arezzo possa aver patrocinato una conferenza di propaganda ideologica che vedrà il leghista Gianfranco Amato chiamato a vomitare le sue teorie su mandato del suo miliziano Filippo Fiani (l'ex militante di Adinolfi che si è riciclato come presidente di una associazione opinabilmente denominata "difesa dei valori").
Sotto il patrocinio comunale, Amato sbraiterà le sue solite teorie contro quella che lui sostiene sarebbe «la dittatura del pensiero unico», ossia contro quella tolleranza che lui sostiene sia ingiusta perché non tiene conto dell'odio di alcune maggioranze ideologizzate contro le minoranze quale presunto «diritto di opinione»:


Per osservare come il loro odio abbia finalità partitiche e propagandistiche basterebbe anche solo osservare la locandina del comizio di Francesca Romana Poleggi di Provita Onlus che è stato organizzato dalla sua organizzazione forzanovista in collaborazione con l'organizzazione di Fiani e dalla Lega di Matteo Salvini sotto il patrocinio dal Gruppo Consigliare Regione Toscana della Lega Nord:


Tra le altre iniziative dell'organizzazione di Fiani, c'è la denuncia di qualunque amministratore pubblico non renda orfani i bambini sgraditi al loro presidente, la denuncia di qualunque ente patrocini eventi a sostegno dei diritti dei gay e una strenua lotta contro l'educazione sessuale nelle scuole. In contemporanea, Fiani sostiene che Belpietro rappresenti l'ideologia dell'Italia che lui vorrebbe infliggere ai suoi figli adottivi in nome di come lui sostenga che il suo andare in giro suo vantarsi pubblicamente di quanto gli piaccia fare sesso con sua moglie debba garantirgli privilegi economici, sociali e giuridici.
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