Pontedera, il candidato di centrodestra: «Ho una famiglia normale, non ho gay»


«Ho una famiglia normale, non ho gay, non ho niente». È con queste parole intrise di omofobia che l'avvocato Giuseppe Brini si è presentato come candidato a sindaco della coalizione di centrodestra a Pontedera, nel pisano.
Quelle parole hanno suscitato imbarazzo in Susanna Ceccardi, la pupilla di Salvini che si rifiutava di celebrare unioni civili, e nel deputato pisano Edoardo Ziello. Il deputato di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, siè avvicinato a Ceccardi per avvertirla che presto sarebbero scoppiate le polemiche. Un'ora dopo è arrivata una nota dello stesso Brini in cui si afferma: «Mi scuso perché le parole che ho usato possono essere offensive della sensibilità di persone che non debbono essere giudicate per la propria inclinazione sessuale. Mi sono espresso male e probabilmente qualcuno si sarà offeso delle mie parole e me ne dispiaccio. Con i fatti, meglio che a parole, dimostrerò che nessuno verrà discriminato con la nostra azione di governo».
A giudicare dai patrocini di Fontana e dalle proposte di legge di Pillon, pare ridicolo si possa sostenere che nessuno sarà discriminato.
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