In 100.000 al Torino Pride. Fdi: «I desideri dei gay non sono diritti»


Oltre 100.000 persone hanno deciso di prendere parte al Torino Pride. Ad aprire il corteo, oltre a Vladimir Luxuria, c'era anche la Sindaca Chiara Appendino, la quale ha commentato: «Sul tema delle famiglie non si possono fare passi indietro, non abbiamo mai perso un Pride e siamo qui anche quest’anno per riaffermarlo».

Ma mentre una folla colorata manifestava, è ricorrendo ai peggiori slogan del fondamentalismo organizzato che il consigliere Roberto Rosso (Fratelli d'Italia) ha espresso la sua intenzione di appoggiare la proposta leghista che mira a finanziare il fondamentalismo e a non patrocinate chi promuove diritti civili. Intervistato dal Corriere della Sera, ha dichiarato:

Penso che il presidente Alberto Cirio abbia intelligentemente dato il via libera al patrocinio del Pride di quest’anno. Ma per i prossimi è giusto verificare se confermarlo. Penso che certe cose non devono essere pretese. Ad esempio? L'utero in affitto. Per me è il mero sfruttamento di una donna che diventa una schiava. Ci sono state conquiste di diritti che giustamente i gay devono difendere, ma non possono nemmeno pensare di trasformare ogni desiderio in un diritto.
C'è una legge, che è anche stata frutto di un compromesso, che dice che in Italia non è legale la stepchild adoption. Bene, io sono un liberale e un legalitario e applico le norme, non le interpreto a modo mio come ha fatto la sindaca Chiara Appendino. Non dico che non sia apprezzabile lo sforzo di due donne di avere un figlio, ma la natura non lo consente. Credo che un bambino abbia diritto di avere un padre e una madre, lo dicono gli studi, non io. Sì, lo dicono gli psicologi. E d'altronde non è un caso che sulle adozioni molte coppie, in generale, non riescono ad avere figli perché gli assistenti sociali non glielo consentono. Non sempre il desiderio di avere figli è un bene sociale.

In realtà non esiste un solo "studio" accreditato che sostenga quelle tesi, ma il populismo sostiene si possa dire qualunque cosa perché tanto i loro proseliti sono ritenuti sufficientemente stupidi da non verificare tutto ciò che può essere usato per "giustificare" l'odio.
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