Addio al maestro Andrea Camilleri


Si è spento, all'età di 93 anni, lo scrittore siciliano Andrea Camilleri. Era stato ricoverato lo scorso 17 giugno a seguito di un arresto cardiaco. L'Asl Roma 1 che precisa che Camilleri è morto intorno alle 8.20 di mercoledì mattina e che «le sue condizioni sempre critiche di questi giorni si sono aggravate nelle ultime ore compromettendo le funzioni vitali. Per volontà del Maestro e della famiglia le esequie saranno riservate. Verrà reso noto dove portare un ultimo omaggio».
Nato nel 1925 a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, esordì come scrittore nel 1978 con il libro "Il corso delle cose" che venne pubblicato gratuitamente da un editore a pagamento. Nel 1980 arrivò il primo romanzo ambientato a Vigata, la città immaginaria della Sicilia in cui ambienterà poi le avventure del commissario Montalbano. Prima di diventare uno scrittore di successo, Camilleri è stato un autore teatrale e televisivo ed ha lavorato anche per la Rai.
Camilleri è stato anche uno strenuo sostenitori delle unioni civili, aderendo a varie petizioni pubbliche volte a chiedere che ogni famiglia potesse godere di pari dignità civile e sociale.

Finito nel mirino del leghista Matteo Salvini per le sue critiche alla sua demonizzazione dei migranti, è stato ripetutamente oggetto di insulti e denigrazioni attraverso i canali di propaganda del ministro. E non pare ci si debba stupire se oggi i leghisti festeggiano la sua morte con frasi traboccanti d'odio, indice del degrado morale in cui l'ideologia leghista sta trascinando l'Italia:

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