Mario Adinolfi tona a lanciare insulti gratuiti contro Mahmood

Una persona a cui è piaciuto un concerto si limiterebbe a constatare quel fatto. Mario Adinolfi no. In conformità alla sua dialettica dell'odio per cui tutto deve essere sempre contrapposto contro qualcuno per poter essere usato come presunta legittimazione ai suoi soliti insulti gratuiti. Ed è così che, mostrandoci la sua totale assenza di etica, il fondamentalista usa il concerto romano di Ultimo per inveire contro Mahmood in uno squallido tentativo di strizzare l'occhio al razzismo:


Non è chiaro se Adinolfi voglia pure sostenere che Mahmood si sia comprato la vittoria al Festival di Sarnremo (cosa che lo renderebbe passi bile di possibili denunce penali per diffamazione aggravata), ma pare inutile soffermarsi sull'assurdità di chi pare incapace di aprir bocca senza inveire contro qualcuno.
Gli è piaciuto il concerto di Ultimo? Buon per lui. Ma perché mai deve insultare chi si è classificato al secondo posto dell'Eurovision Song Contest o che ha raggiunto i 92 milioni di visualizzazioni per il suo video?
Perché deve ritenersi legittimato a defecare odio contro chiunque solo perché lui ama ostentare il suo razzismo, la sua anti-cristianità e il suo smisurato odio contro le famiglie e i bambini?


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