Saluti romani e sloagn fascisti alla manifestazione pro-salvini di Giorgia Meloni e Forza Nuova


Lei dice di aver contato 30 mila persona anche se le immagini lascerebbero pensare a numero molto più esigui. Sono questo i numero dei leghisti e neofascisti scesi in piazza a seguito di Giorgia Meloni, Forza Nuova e Matteo Salvini contro una Costituzione che non cancella il voto degli italiani sulla base di un Salvini che chiede elezioni anticipate nella speranza di poter ottenere «pieni poteri» sulla scia del consenso ottenuto grazie al sequestro di migranti e multe inflitte a chi salva vite umane sgradite ai leghisti.
Tolta la propaganda leghista, si è trattata di una manifestazione di Salvini contro Salvini che ha fatto cadere il governo e che non accetta di aver sbagliato i suoi calcoli mentre cercava il suo tornaconto personale. Il tutto tra saluti romani, bandiere dei Savoia e quintali di rifiuti che i manifestanti di estrema destra hanno abbandonato nelle strade della Capitale.
Nonostante Salvini percepisca 168mila euro all'anno da 25 anni per fare l'assenteista, il leghista ha cercato di aizzare l'odio popolare dei presenti sostenendo che il governo eletto dagli italiani sarebbe costituito da persone "attaccate alla poltrone", incurante di come lui abbia governato per 14 mesi dall'altro del suo misero 17% di voti grazie ad un inciucio con i penta-stellati. Ed ovviamente ha raccontato anche curiose teorie sul fatto che lui avrebbe abolito la Legge Fornero (coa che non risulta dagli atti parlamentari) o che la sovranità apparterrebbe ai suoi elettori.

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