L'host omofobo di Airbnb caccia Daniele Pallotta e Francesco Ridolfi, accusandoli di essere attori p*rno gay


È complessa quanto surreale la disavventura accaduta a Daniele Pallotta e Francesco Ridolfi. I due influencer raccontano quanto è accaduto loro durante un loro viaggio:

Abbiamo prenotato un appartamento su Airbnb dal 19 al 25 di ottobre specificando che abbiamo degli account instagram importanti, con più di 450mila followers ciascuno, e che avremmo avuto il piacere di soggiornare in quell’appartamento per poter anche fare delle foto. Il proprietario ha accettato la prenotazione ed abbiamo organizzato il nostro arrivo. Per problemi di voli siamo arrivati il 27 alle 5 di mattina e il proprietario ha lasciato le chiavi al custode per permetterci di entrare. Verso le 11.30 di mattina l’host è venuto a salutarci e a presentarsi, ribadendo il concetto che eravamo influencer e che la cosa fosse interessante.
Verso le 19 squilla il telefono ed è l’host che ci avvisa di aver ricevuto una chiamata dal proprietario dell’appartamento, residente in italia e italiano, che era stato avvisato da alcuni amici, nostri follower, che aveva riconosciuto il suo appartamento nelle foto e che avremmo dovuto rimuoverle immediatamente e che avremmo dovuto anche lasciare casa. Alle nostre perplessità non è stata data alcuna risposta se non quella della minaccia di essere cacciati di casa “a calci nel culo” perché “gay” e che il proprietario non voleva che la casa fosse affittata a gruppi di uomini, come anche specificato nel suo annuncio. A queste affermazioni abbiamo risposto semplicemente di farci un rimborso completo e che avremmo lasciato la casa. Abbiamo chiamato Airbnb immediatamente per assicurarci che il rimborso venisse erogato e la manager che ha gestito la nostra situazione è stata anche molto carina, sopportandoci e chiedendoci di mandare anche foto come prove ecc. Poco dopo, senza preavviso, si presenta l’host con un energumeno per intimidirci dicendoci di andare via subito. Questi tizi non volevano andarsene fino a quando non avessimo fatto i bagagli e lasciato la casa. Dopo circa mezz’ora che ci osservavano gli ho chiesto di andare via perché dovevamo organizzarci e che in un paio d’ore saremmo andati via. Ci hanno aspettato sotto il palazzo tutti e due, minacciosi, messaggiando chiedendo di fargli sapere quando avevamo finito. Una volta prenotato hotel (si erano fatte le 21) e preparati i bagagli, scendiamo e li troviamo li ad aspettare. L’host ci lascia con il tipo minaccioso, dicendogli cose in portoghese, e ci comunica che sarebbe salito a controllare casa (della quale avevamo fatto un video per non vederci poi accollati danni inesistenti). Dopo circa 10 minuti scende dicendo che era tutto ok e che potevamo andare. Arrivati in hotel riceviamo l’assistenza della manager di Airbnb che ci rimborsa anche una parte della spesa affrontata per la prenotazione della camera per quella notte e riceviamo il rimborso dell’appartamento.

La questione non si è purtroppo chiusa lì:

La recensione rilasciata, invece, dall’host diceva che noi avevamo fatto foto pornografiche nell’appartamento e che quindi era stato costretto a mandarci via. Questa recensione diffamatoria ci ha colpito ed irritato in un modo inspiegabile. Abbiamo immediatamente contattato airbnb chiedendo di togliere quella recensione, lesiva della dignità delle persone in questione, diffamatoria e non veritiera.

Davanti alla loro richiesta di eliminazione del commento diffamatorio, Airbnb avrebbe inizialmente risposto che non è loro prassi cancellare i messaggi scritti degli utenti. Dopo ulteriori carteggi via email, nei quali Daniele osservava come «l’accusa di essere un porno attore è altamente diffamatoria e crea danni di immagine che la legge riconosce, oltretutto non essendo assolutamente vero».
A quel punto il commento viene cancellato, ma Airbnb ha chiuso il profilo di Francesco e Daniele, senza dare spiegazioni e senza permettergli una nuova iscrizione. al canto suo, l'host che non vuole gay è ancora lì e ancora specifica la sua politica discriminatoria nel'annuncio.
Non solo. L'omofobo ha anche ha risposto alla recensione di Daniele ed lo ha nuovamente etichettato come un «pornoattore» prima di sostenere che i due si fossero scattati fotografie pornografiche in casa sua. Ma Pallotta replica: «L’unica foto presa in quell’appartamento è una foto dove si vede il mio sedere col mio corpo sdraiato su una chaise longue. Foto postata su instagram conosciuta come piattaforma contraria ad ogni forma di pornografia e che ritiene le foto delle natiche, foto artistiche, peraltro molto amate dai miei followers».
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