Report ci racconterà come Savoini abbia creato il Salvini populista


«Savoini ha impostato Salvini, è una sua creatura, lo ha formato come se fosse una massa di argilla». Così Gigi Moncalvo, ex direttore de La Padania, parla dell'ambiguo rapporto tra l'attuale leader della Lega e l'uomo chiave del Russiagate.
I due lavoravano assieme nella redazione del quotidiano leghista all'interno dell'ufficio che diventò noto per la presenza di svastiche e di altri simboli legati al neofascismo. Arrivato Moncalvo, Savioni venne allontanato mentre Salvini fu graziato per volontà di Bossi nonostante il direttore criticasse il suo assenteismo e constasse le false presenze segnate sul suo cartellino. Nel 2013, quando Salvini venne eletto segretario alla presenza di Alexey Komov, Savoini rientrò dalla finestra come primo portavoce di Salvini. Iniziano così gli incontro con altri personaggi legati ad Aleksandr Dugin. l’ideologo della nuova Russia di Putin, e la Lega decise di abbandonare la sua dialettica contro i meridionali per sposare il linguaggio dei suprematisti bianchi: la lotta contro la fantomatica «invasione» degli immigrati, contro la «sostituzione etnica» e la «sostituzione del popolo».
Di questo e di altri temi legati all'accordi del Metropol e alla svolta "sovranista" del Carroccio si occuperà la puntata di Report in onda questa sera su Rai 3.
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